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Marta Cartabia e Daniele Franco ministri fuorilegge sulla trasparenza

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Sono solo due i ministri del governo di Mario Draghi fuorilegge sugli obblighi di trasparenza, avendo contravvenuto entrambi all'obbligo di pubblicazione entro 90 giorni dal giuramento dell'ultima dichiarazione dei redditi e della dichiarazione patrimoniale con tutti i beni mobili e immobili posseduti (anche auto o motoveicoli). Si tratta del ministro della Giustizia, Marta Cartabia e del ministro dell'Economia, Daniele Franco. Lo hanno fatto invece i loro viceministri e sottosegretari, anche quelli di prima nomina come Alessandra Sartore (222.375 euro di reddito complessivo e la proprietà del 66% di un fabbricato oltre all'usufrutto al 50% di un altro fabbricato).

Tutti gli altri membri del governo hanno ottemperato- almeno parzialmente- agli obblighi di legge. A metà lo hanno fatto il titolare della pubblica Istruzione, Patrizio Bianchi, che ha pubblicato la sua dichiarazione dei redditi e si è dimenticato quella patrimoniale che doveva esserci, visto che tra i redditi dichiarati ci sono anche quelli da fabbricati, e a metà pure il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, che ha pubblicato il suo patrimonio ma non l'ultima dichiarazione dei redditi. Qualche ministro parlamentare ha messo tutto sul sito della Camera e del Senato, e non su quello del ministero o della presidenza del Consiglio, ma le dichiarazioni dovute ci sono.

Così sappiamo che il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Enrico Giovannini, dichiarava un reddito complessivo di 202.539 euro, di cui 90.990,45 come professore ordinario a Tor Vergata e 36.732,46 da docente della scuola nazionale dell'amministrazione. Cingolani svela che da ministro oltre a prendere 110.442,48 euro annui aggiunge una diaria per le spese di soggiorno a Roma da 3.503,11 euro netti mensili. Ha una casa di proprietà a Genova, una auto Leus ES Hybrid da 23 cavalli acquistata nel 2020 e una moto Honda GL 1800 da 19 cavalli del 2018. Il ministro Bianchi dichiarava un reddito di 98.244 euro di cui 17.282 euro da fabbricati. Ha detratto spese di ristrutturazione degli immobili per 15.980 euro e ha pagato più tasse del dovuto, così il fisco gli ha dovuto restituire 12.007 euro. Il ministro dell'Università, Maria Cristina Messa, invece aveva un reddito complessivo di 135.142 euro, la comproprietà di un terzo di un fabbricato a Milano e guida la sua Mercedes Classe B da 17 cavalli del 2012.

Nè la Cartabia né Franco che hanno oltrepassato i limiti di legge sulla trasparenza rischiano nulla. La legge prevede infatti una sanzione in questo caso, ma non nei loro confronti: possono essere multati i dirigenti dei due ministeri responsabili della parte “amministrazione trasparente” del sito Internet, che possono perdere fino al 30% dei bonus ed indennità aggiuntive loro pagate.

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