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Otto e Mezzo, "una bufala clamorosa". Sull'alleanza M5S-Pd la giornalista smonta Marco Travaglio

Giada Oricchio
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A “Otto e Mezzo”, il talk preserale di LA7, condotto da Lilli Gruber, giovedì 13 maggio, botta e risposta tra il direttore de “Il Fatto Quotidiano”, Marco Travaglio, e la giornalista de “La Repubblica”, Annalisa Cuzzocrea sull’alleanza “nata morta” tra Pd e M5S alle elezioni amministrative.

Nel corso della puntata, Lilli Gruber ha interrogato i suoi ospiti sulla difficile, se non impossibile alleanza Pd-M5S in vista delle prossime elezioni. Il direttore Marco Travaglio però  ha bacchettato la conduttrice: “A Torino è esattamente il contrario di quello che hai detto: è il Pd a non volerne sapere di allearsi con il M5S. C’è un grosso fraintendimento e non riguarda il ballottaggio: Conte e Appendino hanno proposto al Pd un candidato della società civile come sindaco di Torino, mentre la vecchia guardia del Pd, che è la stessa del PCI, quando io avevo i pantaloni corti c’erano Chiamparino e Fassino, gli stessi che comandano adesso. Torino  è come Pompei, è pietrificata da 40 anni in un sistema di potere terribile. Sono loro a non volere alleanza con i 5Stelle, legittimo, è andato Boccia a convincerli e non ci è riuscito, per questo il candidato che li poteva tenere insieme, cioè il direttore del Politecnico, Saracco, si è fatto da parte. Tra l’altro se non si alleano perdono con un candidato forte del centrodestra, Da Milano. In questa situazione, la Appendino ha detto al Pd che si devono scordare di scegliere loro il candidato con i 5Stelle che devono solo portare i voti senza aver voce in capitolo. Gli elettori non sono pedine del Risiko, se sentono che il candidato non parla anche a loro, non lo votano. Altra storia è Roma o Milano dove ci sono candidati uscenti che aspirano al secondo mandato, lì ci sarebbe ballottaggio e quindi decideranno dopo”.

La  giornalista Annalisa Cuzzocrea però non ha condiviso la lettura politica: “Io penso che l’errore sia da entrambe le parti. Hanno fatto un errore madornale, Pd e M5S hanno detto che queste amministrative sarebbero state un test decisivo per l’alleanza, dopo di che non si sono messi intorno a un tavolo a costruire. Non bisognava mandare Boccia città per città, ma bisognava esercitare una leadership nel Pd e all’interno del Movimento per capire dove era possibile fare insieme e dove no. Adesso invece non hanno fatto niente con l’elettorato un po’ amareggiato. Io ieri ero in Parlamento e mi hanno detto è morta l’alleanza, il bambino è nato morto. C’è molto scetticismo sulla possibilità di questa alleanza dopo lo smacco di queste amministrative. E’ stato costruito male, se avessero detto: ognuno va con i suoi candidati ma al ballottaggio ci siamo, ok, ma se dicono che vogliono un candidato comune, per i veti incrociati non ci riescono, se a Roma fai quasi credere al Pd che Virginia Raggi non l’appoggi… Conte l’ha chiamata solo una settimana fa… prima non era arrivata la telefonata in Campidoglio nonostante la Raggi lo cercasse. Si è arrivato troppo tardi sulle scelte e lo pagheranno sia il PD sia il M5S”, ma Travaglio è intervenuto a gamba tesa: “Questa è una bufala clamorosa. Virginia Raggi non è mai stata in discussione ed è in testa ai sondaggi. Perché deve ritirarsi per far posto a qualcuno che sta dietro?”.

 

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