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Rimettete Salvini al Viminale, Senaldi cala l'asso sull'emergenza migranti

Giorgia Peretti
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“Se il governo Draghi è quello dei migliori, Salvini dovrebbe salire al Viminale perché è il migliore sull’immigrazione clandestina”. Commenta così Pietro Senaldi l’emergenza migranti al centro del dibattito delle ultime ore. Il direttore di Libero è ospite nella puntata di martedì 11 maggio, de L’aria che tira, e spiega così l'apertura di Libero e il pezzo provocatorio a firma di Vittorio Feltri che titola "Sbarchi un disastro, rimettete Salvini al Viminale". Il tema sul tavolo della conduttrice è, infatti, quello dei migranti, un argomento altamente divisivo nel governo di larghe intese di Mario Draghi.

 

 

 

Enrico Letta, segretario del Pd che pensa ancora allo Ius Soli e Matteo Salvini della Lega che invece torna ad unirsi con il centrodestra per contrastare l’arrivo dei migranti sui confini italiani. Pietro Senaldi in questo scenario intitola così la prima pagina di Libero Quotidiano suggerendo la soluzione al problema: “Rimettete Salvini al Viminale, perché se si tratta davvero del governo dei migliori lui è il migliore nella gestione dell’immigrazione clandestina”. E come si fa con Enrico Letta che la pensa diversamente? - chiede la Merlino. “Letta lo mettiamo alle pari opportunità”, ironizza Senaldi.

 

 

 

Di diversa opinione è Nicola Fratoianni di Sinistra italiana che invece nel suo discorso esorta la gestione dell’arrivo dei migranti attraverso degli accordi significativi con L’Europa: “Si tratta di una missione europea di ricerca di soccorso e di una politica delle distribuzioni. Salvini all’invasione perché ci sono stati circa 2.000 sbarchi in 24 ore, se li dividessimo per la commissione europea gli arrivi giornalieri sarebbero 0,002 migranti per abitante europeo. Basta che si fermi questa assurda guerra ridicola e immorale che si sta mettendo in atto per gestire questa situazione”.

Senaldi ribatte così sui numeri di Fratoianni: “0,2 è come più o meno la percentuale di letalità del Covid, e allora non c’è l’emergenza Covid?” che poi incalza: “Allora abbiamo sbagliato tutti? Il punto è questo l’immigrazione non si gestisce in questa maniera con 2.000 persone che arrivano sui barconi, l’immigrazione non può essere gestita dall’Italia nemmeno dall’Europa. Se a lei piace l’immigrazione in questa maniera, torni sulla barca si attivi come già sta facendo. Dal mio punto di vista non è questo il modo di affrontarla", conclude il direttore. 

 

 

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