immigrazione
Bomba sbarchi sul governo, Lamorgese finisce sotto tutela. La mossa di Draghi
Con la prima giornata con condizioni meteo ottimali ieri è ripartita la giostra degli sbarchi, con oltre mille migranti approdati a Lampedusa in poche ore. Matteo Salvini ha subito messo in guardia il premier Mario Draghi chiedendo un incontro urgente e Giorgia Meloni che insiste con il blocco navale. Insomma, dopo il coprifuoco e le riaperture il dossier immigrazione rischia di essere un'altra occasione di scontro all'interno della maggioranza. Ma la ministra dell'Interno Luciana Lamorgese non è "blindata", anzi. Spunta la "cabina di regia" di Draghi.
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Si prevede un'estate di fuoco. Ieri il premier ha parlato a lungo al telefono con la stessa Lamorgesee con il ministro degli Esteri Luigi Di Maio e il ministro della Difesa Lorenzo Guerini, spiega il Corriere della sera che dà la notizia della convocazione nei prossimi giorni di una cabina di regia per affrontare il dossier sbarchi in modo collegiale.
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Il dossier immigrazione tiene in allerta Salvini che ieri ha offerto via sms alla Lamorgese la sua volontà di collaborare, e ci sarà presto un incontro a tre con Draghi. La titolare del Viminale anche per evitare "commissariamenti" e liti con la Lega ha riaperto il tavolo con il collega francese Gérald Darmanin, il ministro tedesco Horst Lorenz Seehofer e il commissario Ue Ylva Johansson per "riattivare da subito l'accordo di Malta del settembre 2019, sottoscrivere cioè un nuovo patto tra le Nazioni europee più volenterose (c'è anche Malta), al fine di ricollocare nell'immediatezza i richiedenti asilo che approdano sulle nostre coste, distribuendoli via via tra i vari Paesi una volta sbarcati", scrive il Corriere. Basterà quando gli sbarchi torneranno a rappresentare la solita emergenza estiva?