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Si spacca l'alleanza tra Pd e M5S dopo il caso Roma. Botta per i dem: traditi da Conte

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Fine della storia d’amore tra il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle? A sentire le voci provenienti dal Pd pare proprio di sì. “È finito tutto, è una botta pazzesca. Adesso speriamo solo che Gualtieri vinca". Il 'caso Roma' agita il Pd: adesso che il tentativo di portare Nicola Zingaretti alla guida del Campidoglio è definitivamente fallito, tra i dem - a microfoni spenti - il futuro appare più incerto. "Quello che è successo è la pietra tombale per l'accordo con il M5S - le confidenze dei parlamentari svelate da Lapresse - e presto anche Enrico Letta ne subirà le conseguenze". 

 

 

Il segretario Pd prova a pensare positivo. "Lo dico con grande forza e nettezza, Roberto Gualtieri sarà il prossimo sindaco di Roma, io ne sono convinto - azzarda -. E sarà un ottimo sindaco. Il Pd lo sosterrà alle primarie. Sarà un grande momento di partecipazione”. In realtà, però, i timori che adesso, a cascata, crolli tutto, ci sono. Anche a Torino gli alleati 'futuribili' marceranno divisi. Saranno insieme al primo turno, almeno stando a sentire Francesco Boccia che ha in mano il dossier amministrative, solo a Napoli e Bologna (dove i dem puntano al sostegno grillino a Matteo Lepore). 

 

 

Nel mirino, sia pure solo garanzia di anonimato, finisce Giuseppe Conte. "Non è stato all'altezza. Noi ci siamo immolati per lui. Zingaretti ci ha perso la segreteria per Conte, lui non è stato in grado di tenere in piedi una giunta per tre mesi. Ci ha traditi", è il rammarico di chi non ha timore a descrivere il governatore del Lazio "molto deluso". "La verità - sospira un parlamentare - è che Di Maio gli ha fatto le scarpe. Ora l'ex premier deve stare attento perché pure lui rischia molto”. "Il percorso è lungo, un'alleanza non si fa in vitro", insiste però Boccia, dicendosi sicuro che il M5S a Roma sosterrà Roberto Gualtieri al secondo turno. L’alleanza si è incrinata e la rottura appare quasi irreversibile dopo le accuse a Conte.

 

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