donne e lavoro

"Roma città aperta alla vita", Olimpia Tarzia sulla festa della mamma

“Viviamo in una società che fondamentalmente penalizza la maternità, che non consente alla donna di vivere serenamente la gravidanza perché non è capace di riconoscerne l’alto valore sociale, che costringe troppo spesso la donna a dover scegliere tra la sua realizzazione professionale e l’essere mamma, che non permette una giusta armonizzazione tra tempi di cura e tempi di lavoro, che costringe una donna, per esigenze economiche, a dover sempre più posticipare se non addirittura a dover rinunciare ad una maternità, che non sa riconoscere, anche in termini economici, il contributo unico, insostituibile, prezioso del "lavoro" di mamma", lo afferma Olimpia Tarzia Responsabile del  Dipartimento Bioetica e Diritti Umani di Forza Italia.

“Celebrare la Festa della Mamma – continua Tarzia - significa dare voce al prezioso ruolo che ogni giorno svolgono milioni di mamme, che reggono in piedi la nostra società e non hanno tempo di "scendere in piazza" per far valere i loro diritti, significa dare voce a chi non ha voce. Forza Italia ha messo in campo, negli attuali provvedimenti per la pandemia, numerose misure per contrastare il drammatico deserto demografico che sta vivendo il nostro Paese. Insieme alle azioni parlamentari e governative, vogliamo anche diffondere una cultura in favore della maternità, da qui la campagna nazionale "Mamma è bello", partiremo dalla quotidianità della vita di tutti i giorni, dalle donne che si riconoscono nelle istanze che abbiamo raccolto nel Manifesto "Mamma è bello", invitandole a sottoscriverlo e costituire comitati, comunali, provinciali o di ambiente, che possano sensibilizzare altre donne ed incoraggiarle ad avere fiducia e speranza nel futuro. Nelle grandi città l’iniziativa si moltiplicherà nei vari distretti comunali. Per la città di Roma, con il Coordinamento romano guidato dal sen. Maurizio Gasparri, metteremo in campo una serie di iniziative nelle piazze, nei luoghi culturali e nelle Istituzioni, coinvolgendo le forze sane del nostro Paese, sul piano dei provvedimenti (nelle sedi istituzionali), culturale (nei luoghi educativi quali scuola e università e media) e sociale (associazioni, imprese, parrocchie), una rivoluzione culturale pacifica - conclude Tarzia - capace di mettere in luce, difendere e promuovere la bellezza e la preziosità del ruolo di mamma, capace di far diventare Roma una città aperta alla vita.”