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Verbali Amara, si muove la Cartabia. Il pg studia azioni disciplinari, cosa succede al Cms

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Si muove qualcosa sul nuovo terremoto che sta scuotendo la giustizia e la magistratura. La ministra della Giustizia Marta Cartabia "segue con attenzione" gli sviluppi della vicenda sui verbali di Amara e i dossier al Csm, su cui sono al lavoro diverse procure, è quanto trapela da fonti di via Arenula dopo la telefonata che la Guardasigilli ha avuto con il procuratore generale della Cassazione Giovanni Salvi. Entrambi infatti sono titolari dell’azione disciplinare sulle toghe.

 

La telefonata tra la ministra della Giustizia e il procuratore generale della Cassazione, sul caso riguardante i verbali di Amara e i dossier al Csm è avvenuta ieri sera. Marta Cartabia e Giovanni Salvi, si apprende da fonti di via Arenula, hanno fatto il punto della situazione e convenuto che sia la procura generale a valutare ora iniziative disciplinari, già preannunciate.

 

Il procuratore di Milano Francesco Greco intanto sta preparando una relazione dettagliata da inviare al Csm per ricostruire tutte le fasi della gestione dei verbali degli interrogatori dell’avvocato siciliano Piero Amara, già condannato per corruzione in atti giudiziari e indagato per il ’falso complotto' all’interno dell’Eni, un tentativo di depistaggio dell’inchiesta Eni Nigeria. Informazioni che, con ogni probabilità, verranno condivise anche con la Procura di Brescia che a breve potrebbe aprire un fascicolo per capire come siano andate le cose tra Greco e il pm Paolo Storari.

 

Tra i titolari dell’inchiesta su Amara, il magistrato di fronte a quelle che percepisce come inerzie ingiustificate dei vertici della Procura a fare accertamenti formali sulle dichiarazioni dirompenti dell’avvocato siciliano, decide di "autotutelarsi". E nell’aprile 2020 invia i verbali degli interrogatori, secretati, all’allora consigliere del Csm Piercamillo Davigo. Uno strappo che si sarebbe consumato dopo almeno 4 mesi di richieste e sollecitazioni da parte del pm Storari ad approfondire le affermazioni e gli scenari - definiti in ambienti giudiziari simili "all’inferno" - tracciati da Amara. 

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