Cartabianca, "deve candidarsi a Roma". Clamoroso Massimo Cacciari, così incorona Giorgia Meloni
“Se Giorgia Meloni si candida a sindaco di Roma diventa leader della destra”. A #cartabianca, il filosofo Massimo Cacciari tratteggia lo scenario della possibile alleanza Pd-M5S: “Bisogna capire cosa ognuno dei due partiti intende fare, quali iniziative vuole fare, il partito è una struttura complessa, non c’è solo il segretario. Intorno a Letta chi c’è? E Conte è il leader o no del M5S? Devono dire chiaramente basta Grillo! Deve uscire di scena se scelgono Conte, non può restare con quelle sparate. Ma l’intesa tra i due passa attraverso le amministrative: se perdono a Roma e Torino, ogni prospettiva va a farsi friggere. O si danno virtuosamente una linea, la sperimentano sul piano amministrativo e se il risultato è decente vanno insieme alle elezioni politiche, o il discorso è morto sul nascere".
#Cacciari: "Intorno a Letta nel Pd chi c’è? Un partito è qualcosa di più complesso della definizione del segretario. Dal canto loro, i Cinque Stelle devono dire di no a Grillo e alle sue sparate nel momento in cui Conte diventa leader. Grillo deve uscire di scena."#cartabianca pic.twitter.com/Kw1g76QKZ7
— #cartabianca (@Cartabiancarai3) May 4, 2021
Occhi puntati sulle prossime elezioni amministrative. "Questa volta le amministrative hanno un grande peso - sottolinea Cacciari - Cosa farà Forza Italia? Berlusconi è tentato di mollare il centrodestra dove conta sempre meno, ma attende di vedere cosa combinano M5S e Pd alle amministrative. Se vogliono vincere l’unica candidatura è Zingaretti per quanto sia strano per tutti i ruoli che ha ricoperto e per come ha lasciato il partito. Con Calenda ci ridiamo sopra perché non è competitivo. Ma se si presenta la Meloni, vince su Zingaretti, non c’è ombra di dubbio. Io credo che noi perderemo le elezioni a Roma. Per me è evidente che Giorgia Meloni deve candidarsi se vuole diventare leader della destra, e dico destra perché il centro destra non esiste, fa un colossale errore a non candidarsi perché è vincente al 90%. Vince e nessuno può più discutere la sua leadership nella destra. Poi deve fare il sindaco per 5 anni e in mezzo ci sono le politiche, ma ricordate cosa successe con Rutelli. Nulla impedisce che possa essere il nome candidato a presidente del Consiglio”.