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Michele Santoro, cosa non torna su Beppe Grillo. Le indagini e il flop del Conte ter, il sospetto choc da Giletti

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Michele Santoro è l'ospite d'onore di Massimo Giletti domenica 2 maggio a Non è l'Arena. Il giornalista presenta il suo ultimo libro e si parla anche di un grande ritorno in tv, forse proprio negli studi di La7, e non lesina commenti sui fatti dell'attualità come la bufera sul caso giudiziario che riguarda Ciro Grillo, figlio di Beppe Grillo, indagato in Sardegna per violenza sessuale di gruppo con tra amici della Genova bene ai danni di una  diciannovenne. 

 

A Giletti interessa il parere di Santoro sulla possibilità che le vicende giudiziarie di Grillo abbiano avuto un peso nella mancata nascita di un governo Conte ter. "Possiamo solo mettere insieme la scaletta delle date, e possiamo dire che le cose si sono sviluppate con prudenza per non intervenire sull'agenda politica"; spiega Santoro. 

 

"Questa precauzione potrebbe essere valutata corretta", dice ancora il giornalista di programmi storici come Annozero, Sciuscià, Il rosso e o nero, Samarcanda... "Quello che non valuto corretto - continua - è che si possa interrogare dei ragazzi, che ritengo non pregiudizialmente colpevoli, dopo così tanto tempo dalla deposizione della ragazza. Questo contrasta con qualunque" strategia investigativa, dice ancora Santoro.

 

"Ma perché Grillo esce allo scoperto in quel modo", dice Giletti con riferimento al video in cui il fondatore del Movimento 5 Stelle ha difeso il figlio accusando la presunta vittima, creando un incredibile clamore mediatico e facendo uscire retroscena sul fallimento della trattativa per un nuovo governo di Giuseppe Conte. 

"Grillo lo conosco ma non tanto" per capire cosa ci sia dietro "un comportamento probabilmente dettato dal vedere il figlio in una situazione come questa, che ti squassa - conclude Santoro - ma credo che lui si sia fatta l'idea che si correvano pochi rischi". 

 

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