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Mario Draghi tra Recovery e Quirinale, cosa sa Bernabè: lo conosco da lungo tempo... La previsione dalla Gruber

Giada Oricchio
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Il futuro di Mario Draghi? Il manager Franco Bernabè, futuro presidente dell’Ilva di Taranto a partire da metà maggio, ospite di “Otto e Mezzo”, venerdì 30 aprile, non ha dubbi: “Resta fino alla fine della legislatura”.

 

Il Recovery Plan, il M5S, il video di Beppe Grillo in difesa del figlio Ciro accusato di stupro. Ci sono tutti i temi caldi di queste settimane nell’intervista di Lilli Gruber a Franco Bernabè. Alla domanda: “Draghi andrà avanti fino a fine legislatura? Per Enrico Letta deve governare fino al 2023, ma questo vorrebbe dire addio al Quirinale”, il manager, che ha accettato il compito di risanare l’Ilva di Taranto, ha risposto senza tentennamenti: “Lo conosco da molto tempo. Draghi è un uomo di grande senso delle Istituzioni, non permetterà un nuovo cambio di governo e nuove elezioni tra un anno. Credo sia sua responsabilità rimanere fino al 2023 e i partiti hanno il dovere di sostenerlo. Uno dei motivi per cui l’Europa non ha fiducia nell’Italia è proprio l’abitudine a cambiare governi ogni anno e Draghi andrà avanti”.

 

Sul PNRR, Bernabè ha sparso ottimismo: “Mi tranquillizza che sono stati affrontati i temi della riforma della P.A., della giustizia, della semplificazione amministrativa e della concorrenza. Un’opportunità di questo genere è un treno che passa una volta sola. I problemi in Italia sono notissimi, adesso occorre l’ottimismo della volontà come direbbe Gramsci. Come farà Draghi a fare la riforma del fisco con i partiti che hanno visioni diametralmente opposte? L’Italia non può continuare a non crescere, i partiti si devono rendere conto che questa è un’occasione che non possono perdere e che non ce ne sarà un’altra. Draghi ha preso di petto il problema della P.A. perché sa che bisogna ricostruire lo Stato. Prima di mettere in discussione il piano di riforme necessarie, i partiti ci penseranno tre volte anche perché chi fa saltare il Recovery ne paga le conseguenze. Attenzione perché l’Italia non può ancora andare sul sentiero di decrescita e declino di questi anni. Dobbiamo essere ottimisti. L’Italia è un paradiso di gente che pensa di essere all’inferno. E’ inutile piangersi addosso o pensare che il nostro sia un paese non recuperabile”.

 

Infine sull’invettiva-video di Grillo in difesa del figlio Ciro, ha dichiarato: “Grillo si doveva far consigliare dai suoi avvocati. In una circostanza come quella è bene ascoltare i propri avvocati. Il M5S sta passando un periodo di grande turbamento interno, vedremo cosa saprà fare Conte”.
 

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