altra picconata

Speranza come Arcuri: Matteo Salvini non molla e vota Sileri ministro della Salute

Altro missile lanciato da Matteo Salvini nei confronti di Roberto Speranza dopo che è stata bocciata la mozione di sfiducia nei confronti del Ministro della Salute. Il leader del Carroccio, uscendo dal Senato, è tornato sull’argomento e nonostante la Lega non abbia appoggiato il tentativo di sfiduciare il ministro appare evidente che la figura di Speranza non piace: “Conto che Speranza possa essere presto un collega di Arcuri”. L’ad di Invitalia è stato rimosso da Mario Draghi da Commissario straordinario dell’emergenza Covid ed è stato sostituito con il Generale Francesco Paolo Figliuolo. Non certo la migliore prospettiva per il futuro. “Draghi ha detto che Speranza ha la sua fiducia, io - ha detto Salvini - mi fido di Draghi e quindi do la fiducia a Draghi. Conto che Speranza possa essere presto un collega di Arcuri”. 

 

  

 

“Come ministro della Salute - la proposta del numero uno della Lega - preferirei Sileri tutta la vita, massimo rispetto per Pierpaolo Sileri, mi sentirei sicuramente molto più garantito ed è dei Cinquestelle, quindi non ho da piazzare nessuno. Mi sembra assolutamente preparato e libero. Con una pandemia in corso e 200 miliardi da spendere per il futuro di mio figlio faccio saltare il Governo per il signor Speranza?”.

 

 

“Ieri - ha rilanciato Salvini - ho dimostrato che stare all’interno del Governo è utile, perché un coprifuoco che teoricamente era fissato fino al 31 luglio verrà ridiscusso, e il mio obiettivo è cancellato, entro maggio. Oggi è il 28 aprile, fra tre giorni dati alla mano possiamo restituire libertà e lavoro agli italiani, sempre se i dati lo consentiranno. Stare fuori e protestare - la solita frecciatina alla Meloni - è comodo, ma non risolutivo. Stare dentro e battagliare è più complicato ma ti dà soddisfazione. Messaggio alla Meloni? Un messaggio a chiunque. Io voglio vedere come vota il Parlamento su un atto concreto che è la commissione d’inchiesta. Le mozioni e gli ordini del giorno vanno e vengono, le commissioni d’inchiesta possono operare, indagare e punire. Quando ci sono 120mila morti di mezzo… Deporre l’ascia di guerra nei confronti di Speranza? Non ho asce di guerra nei confronti di nessuno, chiedo semplicemente che gli italiani possano tornare a lavorare, a vivere, a passeggiare perfino alle 22.30, senza commettere reato e senza essere multati. Spero - conclude Salvini - che la commissione invece trovi i numeri in Parlamento sia di Meloni, sia di Renzi e di chiunque ci stia per capire se c’era o non c’era il piano pandemico e le responsabilità di Speranza.