L'Aria Che Tira, "dura fino a che la destra..." Pierluigi Bersani e la previsione sul governo Draghi
“Il coprifuoco alle 22 è giustificato. Salvini e Meloni scienziati da bar. Speranza bersagliato per interessi nascosti. Quanto dura Draghi? Fino a…”. A “L’Aria che Tira”, mercoledì 28 aprile su LA7, l’ex segretario del PD, Pierluigi Bersani, ha picchiato duro sulle polemiche politiche di queste settimane.
Pierluigi Bersani ha l’abitudine di parlare piano scandendo le pause e colpendo con le metafore. “Dicono che Draghi abbia una comunicazione gelida, in realtà ha saputo essere assertivo – è stato l’incipit di una lunga intervista - . La comunicazione di Draghi non è quella di Conte, gli basta una frase come nel caso della difesa di Speranza. Ha una sua comunicazione e deve usarla. Se deve parlare più spesso? Si parla quando hai qualcosa da dire. Draghi si sta abituando al pensiero che comunicare è una necessità e poi chi lo ha detto che la comunicazione gelida non piace agli italiani?”.
Myrta Merlino ha svelato un retroscena: “Dica ai telespettatori la verità: è venuto quando ha saputo della mia ernia cervicale. E’ stato un atto di pietà”. Il clima disteso si è trasformato in tempesta alla domanda sull’operato del Ministro della Salute, Roberto Speranza: “Non ho mai detto che non ha sbagliato nulla. Lui stesso dice che ha sbagliato, ma trovo la vicenda vergognosa e vigliacca, molto vigliacca. E’ un Ministro giovane che ha fatto bene e ne fanno il bersaglio perché non hanno il coraggio di prendersela con Draghi. Tutte le decisioni di Speranza sono state collegiali compresi i Ministri della Lega e invece gli arrivano minacce tutti i giorni. Sta difendendo la sanità pubblica e sotto ci sono altre cose. A cosa mi riferisco? Avremo una sanità privata che aiuta quella pubblica o una sanità pubblica da cui le persone fuggono per andare nel privato? E’ questo il vero tema. Non si vuole un socialdemocratico a dirigere la sanità pubblica, è scomodo per il futuro, Speranza vuole una sanità universalistica, che sia per tutti, per chi ha i soldi e per chi non ce l’ha. Sono sicuro che Draghi non lo mollerà”.
Nella lunga intervista, Bersani ha difeso in maniera perentoria il coprifuoco alle 22: “E’ così in Francia, Germania, Olanda, Austria, Romania. Tutti lo hanno applicato e lo verificano flessibilmente man mano che i dati lo permettono. L’orario delle 22 è scelto perché si stima che di sera la gente abbassa la soglia di attenzione, parla più vicino. Salvini si attesta una vittoria che non esiste: lo avevamo già detto che si sarebbe rivisto tutto a maggio in base ai dati epidemiologici. Lui invece fa questa cosa di non votare la fiducia, ma siamo all’asilo? Se lui dice che il governo dice ciofeche, gli italiani cosa devono pensare? Che gli raccontiamo delle balle. Salvini e Meloni sono scienziati da bar! Spargere l’idea che quello che si fa è una sciocchezza è un aiuto al virus. Se stai al governo devi lasciare fuori la ruspa, non c’è spazio, Salvini deve parcheggiarla fuori. Ma mi chiedo fino a quando si sopporta una cosa così? Questa roba qui deve finire perché siamo in una pandemia e in una crisi economica. O sta al governo o sta fuori. La posizione di Renzi? Sono le solite cose. A maggio se calano ancora i contagi è ovvio che si apre alle 23 o 24, ma se la curva risale dovremo tornare indietro. E’ elementari. Visto in Sardegna? Quale esperimento migliore? Poi capisco bene la rabbia dei ristoratori che hanno avuto poco o niente soldi. Dobbiamo fare rimborsi sui costi fissi piuttosto che sui fatturati, bisogna essere più veloci e bisogna spingere sui crediti garantiti dallo Stato”.
La Merlino ha chiuso il faccia a faccia con una domanda su Draghi: “Fino a quando dura?”, lapidario Bersani: “Il Governo Draghi dura finché la destra non lo scaricherà, quando capisce che è finita la ricreazione e bisogna immaginare l’appuntamento delle elezioni lo mollerà. Questo è il lasso di tempo. Sto mandando un messaggio all’area di centrosinistra: diamoci una mossa”.