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Per far fuori Salvini spunta l'asse Letta-Conte

Pietro De Leo
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Con tutti i problemi che ha tra la tenuta del Movimento 5 Stelle, i guai con Rousseau e quelli di Grillo, il leader «in conto-terzi» Giuseppe Conte è tornato nell’arena dello scontro politico, quello muscolare, e ha affiancato il proprio mirino a quello di Enrico Letta, puntando su Salvini e la Lega. In un post di Facebook ha scritto: «Cosa faranno adesso i ministri leghisti? Si accoderanno ad apporre le proprie firme all’iniziativa propagandistica contro il coprifuoco lanciata dal loro leader di partito, oppure si dissoceranno?».

 

 

 

Il tema, dunque, è sempre quello dell’ora X, le 22, in cui gli italiani al momento sono obbligati a stare in casa. Su questo, peraltro, si è aggiunto un nuovo tassello politico, l’ordine del giorno presentato da Fratelli d’Italia alla Camera per superare il vincolo. E su questo ha fatto leva Enrico Letta, ieri. «Succede che la Meloni presenta un ordine del giorno - ha affermato - e vedremo quale sarà il comportamento di Salvini». Insomma, nel centrosinistra la priorità non è capire come il Paese possa rimettersi sui binari della ripresa, ma spingere Salvini fuori dalla rotta del governo.

Tuttavia, a mostrare quanto il coprifuoco in realtà non sia un gadget propagandistico del leader della Lega ma una sensibilità condivisa dal centrodestra è intervenuta anche Licia Ronzulli, senatrice e responsabile di Forza Italia nei rapporti con gli alleati: «Il coprifuoco va superato quanto prima», ha detto all’AdnKronos, aggiungendo poi che «i toni di Forza Italia, della Lega e di Fratelli d’Italia sono i toni dei ristori, di coloro che lavorano nel settore del wedding, di tutto l’indotto della ristorazione e dell’accoglienza».

Ovviamente, in questo scenario, Fratelli d’Italia porta l’acqua al mulino della sua iniziativa parlamentare con il capogruppo alla Camera Francesco Lollobrigida ad argomentare di aver «sottoscritto la petizione popolare della Lega per abolire il coprifuoco. Per questo invitiamo tutti i deputati della Lega a votare il nostro ordine del giorno per cancellare questo provvedimento illogico». E ha aggiunto: «Fu proprio grazie ad un ordine del giorno che riuscimmo a bloccare il global Compact per difendere i confini dell’Italia dall’immigrazione incontrollata», perciò la giornata di oggi «può essere una storica occasione per difendere il diritto alla libertà degli italiani».

 

 

 

E dunque il segretario della Lega si trova ad affiancarsi nella centralità del dibattito all’intervento del premier Draghi sul Pnrr. E contrattacca agli strali di Conte e Letta: «La domanda è una – dichiara - ma Letta e Conte che minacciano e insultano, si fidano degli italiani oppure no? Possiamo restituire a donne e uomini la libertà di uscire e lavorare, di giorno e di sera, almeno nelle Regioni gialle e sotto controllo, o teniamo tutti in casa ad oltranza? No al coprifuoco, sì a salute, lavoro e libertà. Io mi fido degli italiani».

La questione, poi, è quella dell’ordine del giorno. Il pressing di Fratelli d’Italia è proseguito anche in serata, con una fiaccolata dei parlamentari davanti a Palazzo Chigi. «Non è più tollerabile continuare a limitare la libertà delle persone con atti del governo», ha detto Giorgia Meloni. Tuttavia fonti di centrodestra hanno fatto sapere che Lega e Forza Italia sono «a lavoro, con spirito costruttivo, per un ordine del giorno finalizzato alla cancellazione del coprifuoco». Dunque un loro testo.

E in conclusione di dibattito, poi, è di nuovo il segretario Pd a prendere di nuovo posizione, intervistato da una tv francese: «Il punto essenziale è cosa intende fare Salvini: al momento è dentro la coalizione di governo, io spero che ci resti. Spero che ci sarà una trasformazione pro Europa di Salvini e della Lega per il bene dell’Italia, è qualcosa che dovrebbe succedere». Insomma, il braccio di ferro continua in una giornata che anche oggi alla Camera si profila movimentata tra i due fronti opposti della stessa maggioranza.

 

 

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