senza senso
Massimo Cacciari a Italia Oggi contro Mario Draghi: "Coprifuoco alle 22 una sciocchezza"
“Una norma senza senso. Sfido chiunque a dire che quello che conta contro la diffusione dell’epidemia è l’orario di chiusura dei ristoranti e non il rispetto di precise, attuabili e verificabili regole anti-contagio. Per cui si arriva all’assurdo di stabilire che fino alle 22 non ci si contagia, dopo sì". Massimo Cacciari, filosofo, storico sindaco di Venezia, libero pensatore della sinistra, boccia il compromesso raggiunto dal premier Mario Draghi tra le due anime della maggioranza di governo, quella degli aperturisti e quella dei chiusuristi. E sull’appello di 130 intellettuali di area a favore del ministro della salute Roberto Speranza dice: "Non so quanto abbia sbagliato Speranza nella gestione dell’epidemia ma di certo in Europa, nonostante i nostri siano stati i lockdown più lunghi, siamo quelli messi peggio dal punto di vista economico, sociale e purtroppo anche di vittime per Covid".
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Dunque il 26 aprile si riparte, scuole e università di nuovo in presenza, riaprono teatri e ristoranti, poi il resto secondo regole e buonsenso. "Riaprire i ristoranti dicendo che però alle 22 devono chiudere è sensato o no?" domanda il giornalista di Italia Oggi al sindaco-filosofo che ribatte: "Ma ovvio che no! È una norma senza senso. Sfido chiunque a dire che quello che conta contro la diffusione dell’epidemia è l’orario di chiusura dei ristoranti e non il rispetto di precise, attuabili e verificabili regole anti contagio. Per cui si arriva all’assurdo di stabilire che fino alle 22 non ci si contagia, dopo sì. E invece quello che dovrebbe contare sono le condizioni in sicurezza di esercizio delle varie attività: stabilissero queste, in modo chiaro, una volta per tutte. E controllassero che siano rispettate".
Per Cacciari chiudere alle 22 è "una sciocchezza, che senso ha dire che dopo le 10 di sera non si può uscire, fare una passeggiata". Per evitare gli assembramenti tra i giovani? "Ma questi non sanno neppure chi sono i giovani - ribatte - per i ragazzi che vogliono andare a bere non importa a che ora chiude il locale, restano fuori a bere, senza mascherina". Insomma no al coprifuoco: "Servono norme, precise, attuabili e verificabili. Se si temono assembramenti, si facciano i controlli e si sanzionino le persone. Solo così ci sarà maggiore responsabilità. Il resto è ridicolo" sentenzia Cacciari.