Indagini e manette
"Zingaretti sa", Gasparri inguaia il Pd. Concorsopoli: il conto alla rovescia sullo scandalo è iniziato
Un fiume in piena sul caso Concorsopoli. Maurizio Gasparri commissario del coordinamento Forza Italia Roma Capitale spara a zero sul Partito Democratico e su Nicola Zingaretti, ex segretario dem e presidente della Regione Lazio, che è stata travolta dallo scandalo delle assunzioni. “Sorprende - scrive Gasparri in una nota - il clima di scarsa attenzione che accompagna la clamorosa svolta della vicenda assunzioni della Regione Lazio. Ho presentato tramite i Carabinieri un esposto alla procura della Repubblica di Roma perché si indaghi anche nella Capitale su questo gravissimo scandalo”.
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“Il congelamento delle assunzioni da parte della Regione Lazio - prosegue il senatore - è una conferma che le cose sono tutte da chiarire, una chiara ammissione di colpe. Una lista di partecipanti a un concorso di Allumiere che corrisponde a un organigramma di un partito è davvero una cosa certamente non casuale. Che il PD abbia fatto la parte del leone non esclude responsabilità collaterali di altri soggetti. Bisogna indagare su questa vicenda. Il PD non se la può cavare con le dimissioni del presidente del consiglio regionale”.
Poi Gasparri passa all’attacco frontale: “Zingaretti era in quel momento il segretario del partito, sa benissimo chi del suo partito del Lazio ha invitato quadri ed assessori del partito a presentare la domanda ad Allumiere. Si impongono azioni decise da parte della procura di Roma. Per molto meno sono esplosi grandi scandali. In questa vicenda servono indagini rigorose e manette. Zingaretti e il PD dovranno abbandonare la Regione Lazio”. “È iniziato il conto alla rovescia” l’avvertimento finale di Gasparri, il cui esposto è stato depositato ai Carabinieri.