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Vaccino, Fratelli d'Italia in allerta sul Copasir: preoccupati dalla convocazione del Generale Figliuolo

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Mercoledì 21 aprile alle ore 11 il Copasir ascolterà in audizione il commissario sull'emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo. La convocazione del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica ha messo in allarme Fratelli d’Italia, che per bocca del senatore Franco Zaffini e dell’onorevole Marcello Gemmato, capogruppo di Fratelli d’Italia in Commissione Sanità al Senato e alla Camera, esprime la propria preoccupazione: “Abbiamo audito solo qualche giorno fa il Commissario Figliuolo nelle Commissioni Sanità di Camera e Senato, competenti per materia, e non è emerso nulla che possa riguardare la sicurezza nazionale nella sua attività di distribuzione di vaccini, niente interferenze straniere, nessun complotto, magari qualche ritardo o errore, ma niente altro”. 

 


“Perché il Copasir - si domandano i rappresentanti di FdI - ha ritenuto di convocare Figliuolo di urgenza in violazione persino della legge, in assenza del plenum, dopo le dimissioni di due componenti, e della opposizione che per legge deve presiederlo? Cosa è successo di così grave da anteporre la sua audizione ad ogni altra certamente più urgente su temi di prioritario interesse del Comitato e persino alla doverosa ricomposizione del Comitato secondo quanto prescrive la legge del 2007?. Vi sono forse elementi ignoti che non sono stati o non possono essere messi a nostra conoscenza di tale gravità da dover essere approfonditi con tale urgenza nel Comitato, che, ricordiamo, agisce con il vincolo della segretezza, in una situazione come quella attuale di evidente 'strappo' istituzionale?”.

 

 

Zaffini e Gemmato, che hanno ricordato la bufera che è in corso sul Copasir, concludono così sulla convocazione di Figliuolo: “Siamo preoccupati perché così si crea allarme nella opinione pubblica mentre in questo momento dovremmo tutti agire con la massima responsabilità per dare fiducia e serenità tanto più su questa materia. Se poi vi sono questioni di altra natura sarà la magistratura a intervenire".

 

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