Problema nella maggioranza
Scontro nel Governo sulle riaperture. Boccia attacca Salvini: "Non ci fidiamo, con lui carneficina da Covid"
Non si placa lo scontro all’interno del Governo di Mario Draghi sulla questione delle riaperture. Il nuovo campo di battaglia vede protagonista Francesco Boccia, xx ministro dei rapporti con le regioni nel governo Conte bis, che non ha risparmiato un duro attacco a Matteo Salvini. L’esponente del Partito Democratico, descritto come cauto con Draghi e rigorista sul Covid, ha sparato a zero sul leader del Carroccio: “Non ha vinto Salvini. Perché se avesse vinto Salvini - dice a La Stampa - ci sarebbero scelte irresponsabili. Salvini ha negato il Covid fino a quando le terapie intensive non sono andate in crisi l'anno scorso. E di questi tempi sempre l'anno scorso si batteva per riaperture che se fossero state fatte quando lo diceva lui sarebbero state una carneficina. Salvini ha sempre fatto dell'alimentazione della rabbia il suo unico credo quotidiano. Io non sono contro le aperture ma contro chi calpesta la salute e mette la vita dopo le ragioni del business”.
Boccia non sembra pienamente convinto dell’operato del Governo Draghi, ma promuove il suo operato: “Se il Premier ha fatto questa scelta vuol dire che è evidente che ci sono i numeri per riaprire. Ci fidiamo del premier. Tutti saremo felici con le riaperture complete ma ci deve essere la garanzia che nessuno venga più ricoverato in terapia intensiva”.
Boccia affronta poi il tema della divisione tra la sinistra più propensa alle chiusure e una destra aperturista: “Io farei una distinzione tra chi non se la sentiva di prendere in giro gli italiani e faceva e fa ogni sforzo per proteggere quante più vite umane possibili e chi, ed era soprattutto Salvini, utilizzava la rabbia per provare ad avere nel sondaggio del lunedì uno 0,2% in più. Un atteggiamento irresponsabile. Così come è irresponsabile la richiesta di dimissioni del ministro Speranza presentata da Fratelli d'Italia. Un partito che gioca una partita perversa con la Lega, un regolamento di conti nel centrodestra sulla pelle degli italiani. C’è un problema Salvini dentro la maggioranza. Non n c'è mai stato un problema Speranza e se ci fosse ci sarebbe un problema del Pd. È evidente che noi siamo in maggioranza ma con sofferenza. Abbiamo risposto signorsì al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ma - conclude Boccia con l’ennesimo attacco diretto - non facciamo sconti a Salvini”.