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Mascherini illegali agli autisti Cotral: personale in agitazione per il Covid

Daniele Di Mario
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Il caos mascherine agita anche il personale Cotral, l'azienda di trasporto pubblico extraurbano della Regione Lazio. La Regione, in seguito a una sollecitazione della procura di Gorizia, ha intimato ad As1 e ospedali di riconsegnare entro lunedì scorso tutte le scorte di mascherine uguali a quelle oggetto del sequestro effettuato dalla Guardia di Finanza su decreto dei pm goriziani. Stesso sollecito viene preso, lo scorso 9 aprile, dal responsa bile dell'unità organizzativa «Supply Chain e Magazzini Tecnici» della direzione operativa «Manutenzione ed esercizio» di Cotral, che chiede alle figure apicali dell'azienda di procedere «con il massimo della priorità al ritiro di tutte le mascherine FFP2/KN95 attualmente presenti negli impianti e ancora in possesso del nostro personale» e di «non utilizzare le rimanenze attualmente giacenti negli impianti o ancora nella disponibilità del personale operativo».

 

 

Ma, secondo quanto riporta un'interrogazione del consigliere regionale della Lega Daniele Giannini, «sarebbero stati ritirati senza alcuna motivazione i dispositivi di protezione individuale in uso al personale a bordo dei mezzi» e non sarebbe stato regolarmente convocato il comitato aziendale di sicurezza. Non solo. Le nuove mascherine consegnate al personale Cotral avrebbero «il medesimo codice (GB2626-2006) dei Dpi già ritirati a seguito della nota diffusa il 9 aprile. Una circostanza che ha messo in allarme i dipendenti Cotral, anche perché - riferiscono i sindacati l'esito dell'attività svolta dai Nas d'intesa con il ministero della Salute, in ordine a una campagna di controlli per la corretta applicazione delle misure di contenimento del Covid-19, avrebbe rivelato, dopo l'effettuazioni dei tamponi, tracce di coronavirus su pulsanti per la prenotazione della fermata, obliteratrici, mancorrenti, maniglie dei sedili e posti a sedere. Per questo i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza hanno chiesto all'azienda di «aumentare il livello di attenzione sulle attività di disinfezione e sanificazione con l'intensificazione dei controlli sui mezzi».

 

 

E il caso mascherine, con la consegna di Dpi con lo stesso codice di quelli sequestrati, li agita ancora di più. Per questo il consigliere regionale della Lega nell'interrogazione chiede al governatore Nicola Zingaretti e all'assessore regionale alla Mobilità Mauro Alessandri di sapere «se risponde al vero che le nuove mascherine consegnate al personale Cotral impiegato negli impianti dell'azienda abbiano il medesimo codice dei Dpi da ritirare, quante siano le mascherine con codice GB2626-2006 assegnate a Cotral dall'inizio dell'emergenza sanitaria e quante siano attualmente presenti negli impianti Cotral e per quale motivo l'azienda abbia deciso di procedere solo il 12 aprile al ritiro» di quei Dpi. Giannini vuol sapere anche «per quale motivo e in che data siano stati ritirati i dispositivi di protezione facciali utilizzati dal personale Cotral» e «se sia stata avviata un'indagine per conoscere quanti siano gli addetti di Cotral contagiati dal Covid-19 nel corso dell'attività lavorativa».

 

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