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L'aria che tira, il terribile dubbio di Ignazio La Russa sul vaccino: "La Germania lo compra, noi no. Sudditanza?"

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L’Italia non riesce a cambiare passo sulla campagna vaccinale anche per via di un numero di dosi non elevato che arriva dalle aziende farmaceutiche dopo i contratti firmati dall’Unione Europea. Perché non ci si rivolge ad altri mercati per trovare una soluzione alternativa? Questa la domanda di Myrta Merlino, conduttrice de L’aria che tira su La7, rivolta ad Ignazio La Russa, senatore di Fratelli d’Italia: “Bisognerebbe chiederlo a Mario Draghi più che a me, noi siamo assolutamente favorevoli all’acquisto dei vaccini, anche se vorremmo delle risposte più puntuali sulle conseguenze di questo o quel vaccino”. 

 

 

“Forse - svela il proprio dubbio La Russa - non compriamo i vaccini nel mercato extraeuropeo per una sudditanza nei confronti dell’Europa, per non infastidire qualcuno in Europea, non certo la Germania che li ha comprati, noi no ma gli altri comprati. L’unico dubbio che mi viene è che c’è un problema di comportamento corretto o meno corretto con l’Unione Europea, ma se è così cercate di essere prima di tutto difensori dei cittadini italiani, per quello noi siamo un’opposizione patriottica. Il primo dovere -di un governante italiano è - ribadisce il senatore - di avere a cuore i cittadini italiani”.

 

 

Poi La Russa, approfittando della presenza in studio di Matteo Bassetti, ha rivolto alcune domande all’infettivologo, questioni sulla bocca di molti negli ultimi giorni: gli italiani possono fidarsi su AstraZeneca nel fare la seconda dose se prima andava bene solo per i giovani e poi solo per gli anziani? Perché prima si diceva che dovevano passare pochi giorni tra prima e seconda dose e ora il periodo è stato allungato? Perché prima si parlava di mix di vaccini alla seconda dose e ora si dice no al vaccino diverso per la seconda dose? La Russa conclude con un ragionamento sulla questione vaccini: “Bisogna vaccinarsi, sono il primo a dirlo. Abbiamo sbagliato il modo di vaccinare e di affrontare il Coronavirus, già dall’inizio bisognava mettere fuori dal rischio anziani e fragili, per evitare chiusure. Bisognerebbe spiegare agli italiani la verità sulle cose, fino a che non arrivano notizie univoche è giusto che ci sia tanta gente che dubiti del vaccino. Io lo farò quando mi toccherà”.

 

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