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AstraZeneca è sicuro, fate il primo vaccino disponibile, Magrini (Aifa) tranquillizza tutti

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Il direttore generale dell'Aifa, Nicola Magrini, snobba Giletti ma si presenta da Formigli. “Quale vaccino fare? Il primo disponibile”. E il conduttore lo asfalta: “Ma che ci sta a fare l’Aifa se c’è già l’Ema?”. L’ufficio stampa dell’Aifa, d’altra parte, l’aveva detto: “Uno gli interlocutori se li sceglie”. E, infatti, dopo aver snobbato per giorni l’inviato di “Non è l’Arena”, negandosi più volte al telefono, il direttore generale dell’Agenzia italiana del farmaco ha preferito presentarsi nello studio di Corrado Formigli, su La7.

Uno “smacco” a Massimo Giletti. Che lo aveva fatto braccare per giorni per porgli una domanda ovvero se, nel dare le risposte agli italiani sulla sicurezza del vaccino AstraZeneca, Aifa avesse agito basandosi su principi scientifici o su mandato politico. E nella puntata dell’8 aprile di “PiazzaPulita”, Magrini inizia con una gaffe: dopo un servizio sulla Serbia, dove l’agenzia del farmaco ha comprato - anche dalla Cina - vari vaccini disponibili sul mercato, li ha messi tutti a disposizione dei cittadini, permettendo loro di scegliere. “Perché non si può fare anche in Italia?”, gli chiede Formigli. E Magrini risponde: “Perché noi siamo in Europa e dobbiamo essere contenti di essere in Europa, con un sistema di regole comuni e sviluppate”. E Formigli lo corregge al volo: “Anche la Serbia è in Europa. Forse intendeva dire Unione Europea…”.

Il direttore dell’Aifa, visibilmente imbarazzato, continua il suo discorso parlando di regole di “qualità” che i medicinali che entrano in Europa devono rispettare. E che questo rigore nella selezione “debba essere considerato un aspetto positivo”. Quindi Formigli lo incalza: “Dunque è una questione di qualità e non un problema ideologico o geopolitico se non importiamo dalla Cina o dalla Russia?”. E Magrini, negando qualsiasi preconcetto ideologico, loda la qualità in termini di efficacia dello Sputnik russo, ad esempio. Tanto da auspicarne l’utilizzo “non appena sarà possibile verificarne la qualità della produzione che in Europa è richiesta secondo determinati standard. Queste sono le regole del commercio che abbiamo istituito”.

Ed ecco che arriva l’ulteriore affondo di Formigli: “E allora che ci sta a fare l’Aifa se c’è già l’Ema?”. E ancora: “Siamo uno Stato sovrano, Aifa potrà pur fare scelte in autonomia?”. No. “Siamo parte di Ema e lavoriamo per un'approvazione unica a livello europeo”. E sconsiglia prese di posizione che “frammenterebbero il contesto europeo che invece va rafforzato”. “Ma come raccapezzarsi?” chiede Formigli. L’europeista Magrini conferma la sicurezza di AstraZeneca e, dopo il pasticcio con l’età fatto nelle scorse settimane, ribadisce che “è altamente sicuro ed efficace”. E alla domanda del conduttore a quale tipo di vaccino sottoporsi, taglia corto: «Consiglio di fare il primo vaccino disponibile».

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