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Copasir, Volpi indica la strada della pace: "Dimettiamoci tutti". E FdI ringrazia

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Raffaele Volpi. deputato della Lega e presidente del Copasir, indica la strada per trovare una soluzione che accontenti tutti nella vicenda che riguarda il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica che controlla i Servizi segreti, la cui presidenza è rivendicata da Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni.

"In questi giorni il Copasir è oggetto di particolare attenzione, devo dire con rammarico. Lo è per questioni diverse dal lavoro che svolge e che ha svolto anche in uno degli anni più bui per il Paese quando, stretto nella morsa pandemica, ha visto il Comitato che ho l’onore di presiedere, lavorare costantemente in presenza, pur nei momenti di chiusura totale, per la difesa degli interessi del Paese e confermandosi punto di riferimento istituzionale", scrive Volpi.

 

Il presidente del Copasir, continua: "Non ho voluto, nelle scorse settimane, esprimere il mio pensiero per il grande rispetto istituzionale che nutro verso i Presidenti delle Camere ai quali avevo rimesso le valutazioni rispetto alla composizione del Comitato e alla Presidenza, nella stessa forma e sostanza di quanto analogamente fece il Presidente D’Alema del Governo Monti. Credo sia un errore scaricare tensioni politiche su un Comitato così particolare nelle sue funzioni, che sino ad ora ha svolto un lavoro importante grazie a tutti i suoi componenti". 


Per lo stesso motivo e per lo stesso rispetto, non ho inteso in questo periodo convocare il Comitato prima di avere la formale espressione dei Presidenti delle Camere, che hanno comunque, considerando il precedente del Presidente D’alema, confermato la piena legittimità del Comitato e della sua presidenza.
Con i miei tanti difetti e limiti ho però la presunzione di ritenermi un uomo delle istituzioni e come tale ho rifuggito e rifuggo polemiche e provocazioni". Ed ecco le proposte.

La prima:  "Propongo quindi un patto politico e istituzionale tra i partiti, i gruppi parlamentari e i vertici delle due Istituzioni assembleari che, come fosse l’inizio di legislatura, prenda in considerazione la composizione del Comitato come previsto dalla legge, non potendo essere disgiungibile dal combinato disposto tra composizione ed elezione del presidente. Ritengo, viste le varie espressioni politiche diverse tra di loro, alcune più chiare altre ambigue, ma per coerenza con l’espressione dei propri segretari e dei propri partiti, che tutti i componenti del Comitato debbano rimettere il proprio mandato ai Presidenti delle Camere, i quali, in modo informale ma chiaro e pubblico, garantiscano la ricomposizione dello stesso con cinque esponenti dell’opposizione, permettendo quindi tra essi la libera scelta del presidente. Tale proposta sottintende un limpido proponimento da parte della politica e delle istituzioni della completa applicazione della legge, che non può essere richiamata per la sola figura del Presidente".

 

La seconda proposta di Volpi, invece, "alternativa ma di pari portata e responsabilità, la sottopongo agli stessi attori istituzionali, riguarda la Legge 124/2007, il riferimento legislativo per i servizi segreti e il Copasir. All’interno del Comitato e anche in modo pubblico, si è avvertita spesso la utilità se non addirittura la necessità dell’esigenza di un intervento manutentivo della stessa legge. Ora, se prima si parlava di renderla contemporanea rispetto alle attività funzionali dei servizi, mi sembra che l’attualità dimostri l’opportunità di intervento dei dettati istituzionali, avendone tutti percepiti alcuni limiti. La proposta quindi, di carattere politica e istituzionale, si articola nel fatto che il Copasir, nel suo attuale assetto di composizione e presidenza, si assuma l’onere di sintesi politica, assunte le suddette necessità, di lavorare per una modifica della legge 124/2007 da proporre poi alle aule parlamentari".

Le proposte di Volpi vanno nella giusta direzione, lo si capisce dal fatto che un plauso arriva da Francesco Lollobrigida, capogruppo di FdI alla Camera: "Bene le parole del presidente Volpi che prende atto della irregolarità dell’attuale composizione del Copasir e della necessità di regolarizzarlo. Spettava a lui questa presa di coscienza che ne minerebbe, per sua stessa ammissione, il ruolo attualmente rivestito. Altra cosa è la scelta di come rinnovare l’organismo e in che forma, argomento che la determinazione unanime dei gruppi politici può risolvere come già avvenuto in passato".

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