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Sbagliato riaprire le scuole, Galli a valanga sulle varianti tra i bambini

Giorgia Peretti
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Massimo Galli torna a scagliarsi contro la riapertura delle scuole. Il responsabile dell’Ospedale Sacco di Milano è ospite nella puntata del 7 aprile de L’aria che tira, l’approfondimento politico mattutino di La 7, condotto da Myrta Merlino. Il tema in discussione sul tavolo della Merlino sono le riaperture delle scuole dopo le vacanze Pasquali e le zone rosse. Si tratta di un dibattito ideologico tra aperturisti e chiusuristi? Chiede la conduttrice. “È certamente un dibattito ideologico – risponde il prof. Galli - è uno dei tanti aspetti per cui questa o quella forza politica, ora abbastanza trasversalmente, tira la coperta per coprire quelle che sono le proprie posizioni e se vogliamo i propri interessi”.

 

 

 

Aprire le scuole, secondo Galli è una scelta priva di buon senso e torna a fare un paragone a lui molto caro con i cugini francesi: “Aprire le scuole in un momento in cui gli irriducibili francesi le chiudono, è sbagliato. Anche loro stanno facendo un grandissimo sforzo perché stanno peggio di noi ma hanno deciso di fare questa operazione”. A gettare benzina sulla rabbia del professore è la notizia dei pochi controlli al rientro in classe dei ragazzi, in collegamento la preside del liceo Newton di Roma che racconta di aver trovato un ragazzo con la febbre. Dunque, nessun controllo, nessun tampone al rientro in aula. La questione di fondo per il professore è la potenza infettiva delle varianti che tra i giovani trova terreno fertile, perché meno attenti alle norme igienico sanitarie: “Le varianti come quella inglese si diffondono molto bene tra i bambini e tra gli adolescenti e quindi loro rappresentano un serbatoio di possibile amplificazione dell’infezione e finché non vacciniamo tutti i nonni e poi a seguire i genitori le scuole sono pericolose".

 

 

 

Infine, la denuncia contro la campagna vaccinale che procede a rilento e non prende ancora in considerazione le fasce di età come quelle dei ragazzi adolescenti e bambini: “Ricordiamoci che i genitori dei bambini che vanno all’asilo, alle elementari e alle medie sono gli ultimi nella lista di coloro che verranno vaccinati” poi rincara: “Ricordiamoci ancora che ancora non è consentita la vaccinazione per i ragazzi che vanno a scuola, nemmeno a quelli al di sotto dei 16 anni".

Da pochi giorni a New York stanno vaccinando gli adolescenti dai 16 anni in su, fa notare la Merlino. La risposta di Galli è quasi scontata: “Sì, spero che si possa fare anche da noi il punto è che dobbiamo finire di vaccinare i vecchi. Gli anziani fragili perché sono quelli che riempiono gli ospedali, sono quelli che finiscono in rianimazione e sono quelli che poi finiscono al cimitero".

 

 

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