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Zecchi vuole il "processo di Norimberga" e Fiano si infuria. A Quarta Repubblica scatta la rissa
Parlando del ministro della Salute Roberto Speranza, il filosofo Stefano Zecchi, in collegamento da Milano con gli studi di “Quarta Repubblica” lunedì 5 aprile, non usa mezzi termini.
“Noi abbiamo un ministro incapace, un ministro che a giugno dell’anno scorso ha scritto un libro sul fatto che aveva risolto il problema del Covid. Libro che poi ha ritirato - attacca Zecchi nella trasmissione condotta da Nicola Porro su Rete4 - Siamo in una guerra terribile. Ma nelle guerre ci sono generali capaci di comandare il proprio esercito e generali incapaci che mandano allo sbaraglio la loro gente. La mandano a crepare".
Ma la ‘gente’ "siamo noi italiani che moriamo come mosche quando si sarebbe dovuto realizzare questo piano vaccinale già con il governo precedente. Il governo Draghi eredita una situazione disastrosa, ma non sta facendo assolutamente meglio. Sta dando soltanto obiettivi. La realtà è disperante", dice il filosofo che è un fiume in piena.
"È inutile qui continuare a fasciarci la testa. Qui non si è capaci. Il governo non è capace di organizzare minimamente le aperture che significano ‘vita’. Sono soltanto capaci di dare ‘morte’", attacca lanciando un paragone che fa saltare sulla sedia Emanuele Fiano. "Qui ci vuole un processo. Il processo di Norimberga. Perché i morti che sono caduti in questa battaglia sono morti sulla coscienza della politica”, sbotta Zecchi.
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E il parlamentare del Pd non si tiene, e ribatte: “Il processo di Norimberga lasciamolo stare, lì si sterminarono 6 milioni di ebrei. Se fosse vero significherebbe che Speranza è come Goebbels e Draghi è come Hitler. Le consiglio di moderare le parole. La storia ha un peso e le parole sono sacre”. I due si sovrappongono, il parallelismo usato da Zecchi tocca nell'intimo il parlamentare Pd che poco prima aveva anche ricordato la morte dei genitori, in tempi recenti, soprattutto del padre sopravvissuto alla Shoah, Nedo Fiano, al quale il dem ha dedicato anche un libro.