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Quarta Repubblica, Capezzone scatenato: ecco i veri dati sui vaccini che inchiodano il governo

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Nella puntata del 5 aprile di “Quarta Repubblica”, talk show condotto in prima serata su Retequattro da Nicola Porro, si torna a parlare di vaccini. La situazione dell’Italia non regge il confronto con molti altri Paesi dove le cose sono state organizzate meglio, come ad esempio in Spagna (c'è l'esempio di Ibiza) o in Russia, dove gli inviati del programma mostrano i turisti attenti alle regole, ma non segregati come noi.

 

Ma Emanuele Fiano, deputato Pd, in studio, “spiega” a Porro come fare il suo mestiere e gli suggerisce, per la prossima volta, di fare un servizio “dal Brasile e non dalla Russia”. 

 

Ad ogni modo, si torna a parlare dei vaccini somministrati agli over 70 che rappresentano l’85 percento dei morti da Covid. E che, come spiega il giornalista Daniele Capezzone, ospite in studio, “hanno ricevuto la doppia dose di vaccino solo per il 2%, mentre il 10% ha ricevuto solo la prima”. E poi polemicamente domanda: per quale motivo paghiamo le tasse?

 

“Le tasse si pagano a fronte di una prestazione che ti fa lo Stato - arringa Capezzone -  Qui non ci fanno vaccinare o ci fanno vaccinare in ritardo. Non ti fanno vaccinare privatamente e si impedisce a un’impresa privata di comprare i vaccini per i dipendenti che vogliono immunizzarsi. Se hai un’attività non ti fanno restare aperti. Non ti fanno andare nella seconda casa. Ma ti fanno però pagare la tassa sulla seconda casa e ti aumentano anche la tassa sui rifiuti. Ma siamo matti?”.

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