caso presidenza
Copasir, ancora braccio di ferro Lega-Fratelli d'Italia: si decide oggi
Continua a far discutere il caso della presidenza del Copasir, guidata attualmente dal leghista Raffaele Volpi e rivendicata con forza da Fratelli d'Italia in qualità di unica forza dell'opposizione, come previsto dalla legge istitutiva dell'organismo di garanzia. Per sciogliere una volta per tutte questo nodo politico, che riguarda una partita giocata prevalentemente all'interno del fronte sovrani sta di centrodestra, si attendono le valutazioni dei presidenti di Senato e Camera.
Le «indicazioni» dell'azzurra Elisabetta Alberti Casellati e del pentastellato Roberto Fico, riferiscono fonti parlamentari, potrebbero arrivare entro oggi. La legge istitutiva del Comitato parlamenta re per la sicurezza della Repubblica, prevede che la presidenza e la metà dei componenti della commissione spetta alle opposizioni e dunque il cambiamento della maggioranza parlamentare potrebbe rendere necessario un adeguamento della sua composizione, visto che il partito di Volpi, la Lega, è entrato in maggioranza. Incassata la fiducia dal governo Draghi, Volpi «si è rivolto doverosamente» ai presiden ti di Senato e Camera affinché, «nelle loro prerogative, procedano alle verifiche conseguenti ai probabili mutamenti degli equilibri parlamentari che possono impattare sulla composizione del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica lasciando a loro la corretta interpretazione della legge 124/2007 e del suo originale spirito applicativo».
E il silenzio istituzionale adottato fino ad ora dal vertice del Copasir non nasconde un cambiamento di linea. Volpi resta, dunque, in attesa delle valutazioni di Fico e Casellati, mentre vengono smentiti i rumors di sue dimissioni, stoppate da Matteo Salvini. Chi, nella Lega, punta alla riconferma di Volpi, si richiama al precedente in cui alla presidenza del Comitato che vigila sui Servizi rimase l'esponente di un partito d'opposizione poi entrato in maggioranza con il cambio di governo: si trattava di Massimo D'Alema, che, eletto presidente nel 2009 con il governo Berlusconi, conserve) l'incarico anche con l'arrivo a palazzo Chigi del tecnico Mario Monti nel 2011. In ogni caso, fonti parlamentari che stanno seguendo da vicino la «pratica» Copasir, sottolineano che se non dovesse valere il «precedente di D'Alema» i cambiamenti non potranno «riguardare solo la presidenza, ma l'intera composizione» del Copasir. Ovvero, se va cambiato il presidente, va rinnovato anche l'intera Commissione. Il candidato di Fdi per il «dopo Volpi» è Adolfo Urso.