L'Aria Che Tira, Pietro Senaldi contro Roberto Speranza: "Un comunista, il lockdown occasione per la sinistra"
“Speranza non è un pedagogo è un comunista” questo il commento di Pietro Senaldi sui provvedimenti per le vacanze di Pasqua firmati dal Ministro della salute Roberto Speranza. Il direttore di Libero è ospite nella puntata di mercoledì 31 marzo de “L’aria che tira” l’approfondimento politico di La 7, condotto da Francesco Magnani sostituto di Myrta Merlino. Il tema principale della discussione è l’ordinanza firmata dal ministro Speranza che regolamenta gli spostamenti all’estero durante le vacanze pasquali. Nei giorni scorsi si era espresso il ministero degli esteri dando il via libera alle partenze all’estero per i “viaggi di tipo turistico”, una notizia che ha scatenato la polemica degli albergatori italiani messi in ginocchio dalla pandemia e dalle continue restrizioni dovute ai colori delle regioni. Arriva prontamente la pezza del governo per regolamentare gli spostamenti: i viaggi sono consentiti ma vi è l’obbligo di tampone prima di partire, cinque giorni di quarantena una volta tornati e di nuovo il tampone al termine dei cinque giorni. Per molti in studio quest’ordinanza è sembrata più una punizione a chi ha scelto di partire in un periodo complicato come questo. Ad avvalorare questa tesi sarebbero i giorni di quarantena che non corrisponderebbero a quelli conosciuti da inizio pandemia, i 14 giorni canonici e la durata che avrebbe validità solo fino a Pasquetta per poi decadere. Una decisione per ragioni sanitarie o pedagogiche?
Su questo si è espresso Pietro Senaldi che ha commentato il pasticcio dei viaggi così: “Speranza non ha intenti pedagogici, d’altronde l’ha sempre detto anche lui è un comunista. Non è gente che ama la vita, la libertà, il divertimento, no.” Immancabile il riferimento al libro mai pubblicato del ministro Speranza al centro della polemica nelle ultime ore “d’altronde l’ha anche scritto nel suo libro mai pubblicato, il lockdown è una grande occasione per il PD e la sinistra per riformarsi culturalmente” poi incalza “ormai si è capito che finché c’è Speranza, in Italia non c’è più vita. Spero che prima o poi ce ne libereremo”. Il conduttore poi fa notare come i provvedimenti siano avallati anche da Draghi e che non siano solo farina del sacco di Speranza. “Io credo che Mario Draghi utilizzi in parte, Speranza come bersaglio. Qualsiasi provvedimento antipatico che faccia il governo, lui è lieto di assumersene la sua responsabilità. Speranza ha questo ruolo di uccello del malaugurio. Lui è contento.”
Poi la stoccata finale al governo. In puntata viene mostrato un prototipo di test salivare molecolare sviluppato da dei ricercatori dell’Università di Milano, adatto soprattutto ai bambini perché meno invasivo del classico tampone nasofaringeo ma altrettanto efficace. Il professore Gian Vincenzo Zuccotti, docente dell’università di Milano spiega che ancora non è possibile adottarlo perché il loro test è finito nel dimenticatoio dalle autorità sanitarie. Pietro Senaldi sbotta e lancia la bomba al ministero della salute: “anche questo dimostra che c’è qualcosa che non funziona al ministero della salute e al CTS. Noi viviamo un a crisi economica e viene chiamato un banchiere internazionale, per la crisi sanitaria noi abbiamo i migliori luminari della medicina. Non possiamo chiamare qualcuno che capisca di medicina? Un odontoiatra, un veterinario…Niente, ci dobbiamo tenere uno di Scienze Politiche! (riferendosi al ministro Speranza)”.