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Gianfranco Miccicché, la sfuriata diventa un caso. Polemica sui politici furbetti del vaccino

Arnaldo Magro
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Gianfranco Micciché, presidente del parlamento siciliano, sbotta come un leone in gabbia, durante l'assemblea, dando tra l'altro, uno spettacolo non certo edificante: «L'Ars è bloccato per un caso di Covid. Vogliamo che i parlamentari vengano vaccinati per primi». Ovviamente impazza la polemica in un baleno. La politica soprattutto, direbbero i socialisti alla Pietro Nenni. A difendere la tesi del Presidentissimo siciliano, ci mette la faccia Eleonora Lo Curto, capogruppo UDC. «Basta con la demagogia. La vita politica è prioritaria per il Paese». «Il problema è che ritenere la politica, come fosse una casta è un insulto alla democrazia. È populismo. Volete forse vivere nella barbarie?».

Certo che no, risponderebbe qualcuno. Peccato solo che la Sicilia, sia con la Toscana, ultima nelle vaccinazioni agli over 80. È prima però, per numero dei «salta -fila». Dopo i giornalisti furbi, dopo le minacce dei magistrati di bloccare i processi, potevano forse mancare i nostri politici? Draghi denunciava giorni fa: «Basta vaccinare le corporazioni, basta agevolare, solo chi ha potere contrattuale».

Chissà dunque che l'appello non venga ascoltato anche dalla politica. Da quella stessa categoria che con fierezza si autoproclama prioritaria ma sembra nei fatti, sempre più, solo categoria protetta. Parecchie discussioni hanno provocato le stories sui social dei vip, presunti tali o forse semplicissimi scappati di casa, in tutti quei posti esotici e da sogno. L'idea di restare chiusi in casa, in quello che di fatto è un lockdown «mascherato», mentre qualcuno se la gode pacifi co al sole, ingenera, lo capirete, non poche invidie. In Italia vietato spostarsi per legge su tutto il territorio, a meno che motivi lavorativi comprovati ne attestino la necessità impellente. Le mete all'estero, non sono invece precluse. Questo giusto ricordarlo, perché in alcuni programmi è stato detto il contrario. Questa situazione creata dal governo rasenta certo il paradosso ma non è vietata. Come sottotesto, qualcuno si domanda però, se anche i politici, possano fregiarsi del titolo di VIP. 

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