Così Grillo sfotte i suoi parlamentari
Beppe Grillo torna a parlare ai suoi parlamentari e li prende sonoramente per i fondelli. Innazitutto definendoli dei veri e propri "miracolati". Intervenendo alla prima lezione di comunicazione voluta dal garante e co-fondatore del M5S, dedicata a deputati e senatori pentastellati, alla quale partecipano, oltre al titolare del corso, Marco Morosini, anche il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, li apostrofa infatti così: «Io sono l’elevato, voi i miracolati e lui (Cingolani, ndr) il supremo...». Poi li accusa anche di essere poco preparati culturalmente: «Dovete essere curiosi e studiare... Io studio, sottolineo, scrivo. Se non sei curioso sei morto. Dovete metterci passione quando comunicate. Dovete avere passione ed essere preparati». Ironia pungente ma anche un richiamo a quella che ormai per Beppe Grillo è diventata la nuova fissazione politica: la transizione ecologica. Così in piena emergenza della pandemia il leader dei Cinque Stelle, l'"Illuminato" rilancia invece il suo modello di sviluppo: «Sogno di vedere il parlamento ’mischiatò. Quando si parla del 2050, che ho proposto di inserire nei simboli di tutti i partiti, vorrei che tutte le forze politiche che si mischiassero per tenere l’attenzione concentrata sul 2050, su come sarà il mondo... Bisogna ricreare una visione di società completamente diversa»..
Poi rilancia quella che da sempre è stata la battaglia dei Cinque Stelle, il reddito di cittadinanza: - "Questo deve diventare universale, questa sarà la mia battaglia finale» - e un avvertimento a tutti gli eletti per i quali non è affatto certa una riconferma: «Non tutti son soddisfatti e resteranno, 2 mandati, 1 mandato... ma dobbiamo andare avanti e guardare al 2050». Infine quello che sembra un invito al "vogliamoci bene tutti quanti": "Dobbiamo diventare meticci nella nostra cultura e nella nostra politica... Mescolandoci con gli altri in parlamento, facendo parlare gli altri dei nostri temi: non c’è il copyright. Quando si è alzato quello della Lega, sembrava il direttore di Greenpeace.. Questo deve diventare messaggio che diamo agli italiani, dobbiamo essere uniti nella solidarietà": Alla fine del suo discorso c'è la retromarcia definitiva su Mario Draghi, il banchiere che i grillini identificavano come il male assoluto e che ora è diventato invece un premier vincente: "E' stato «uomo di parola» su Transizione eco e reddito di cittadinanza, dimostrando di non essere un freddo banchiere senza anima"..
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