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Vaccini flop in Lombardia, ecco chi soffia sul fuoco

Arnaldo Magro

Dite la verità, avete davvero la sensazione che il tanto sventolato «cambio di passo», abbia una rispondenza nella quotidianità? Il piano vaccinale funziona dunque, anche solo secondo gli auspici dei più ottimisti? Avranno al governo, sicuramente riscontri che forse noi, non abbiamo. Allora perché, ci si domanda, la Lombardia è così mal messa? Perché sessanta anziani, sono stati convocati a Cremona ma per loro, non era pronto vaccino alcuno? Ci si interroga sulle analisi di Guido Bertolaso, in diretta su Canale 5. «La Lombardia sta vaccinando ben sopra la media nazionale. I media dicono falsità. In questo momento, in Lombardia lavorano i sanitari e le competenze migliori del Paese. Guardate i dati».

 

  

 

Possibile dunque, che la tanto decantata eccellenza sanitaria lombarda, attrattiva per anni non solo per il resto d’Italia ma per molti paesi europei, sia improvvisamente andata in crash al punto da implodere? È subdolo ipotizzare, che forse qualcuno potrebbe anche avere vantaggi nel soffiare sul fuoco. Che qualcuno stia calcando la mano. Che ci sia una qualche convenienza politica, magari per non parlare di inefficienze in altre regioni?

 

 

Ben poco si può obiettare sulla professionalità dell’ex Protezione Civile, Bertolaso. Ancor meno sulla signorilità della persona, che esclude in diretta tv, la volontà di qualcuno, di ricavarne un tornaconto politico. «Stiamo lavorando giorno e notte. Se qualcuno a livello politico volesse danneggiarmi, colpirebbe la Lombardia tutta. Il centrodestra tutto. Non solo me. In quel caso sì, sarebbe un criminale». Lo esclude fermamente, ma l’impressione che sia diventato il bersaglio preferito di qualcuno, di una sinistra atavica, rimane.