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Draghi asfalta le Regioni dei furbetti del vaccino. La Meloni esulta: ascoltate le nostre denunce

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Anche il premier lo ammette e bacchetta le Regioni che mettono avanti furbetti e salta-fila del vaccino. Giorgia Meloni canta vittoria dopo aver ascoltato le parole del premier che è intervenuto in Parlamento in vista delle comunicazioni del Consiglio europeo al via da domani.

 

"Sui vaccini ai cittadini over 80 Draghi accusa quelle Regioni che 'trascurano i loro anziani in favore di gruppi che vantano priorità probabilmente in base a qualche loro forza contrattuale'" dichiara la leader di FdI citando le parole del premier alla Camera. "Parole che confermano le denunce di Fratelli d’Italia sullo scandalo dei 'furbetti del vaccino', che hanno tolto delle dosi alle persone più fragili e che rischiano di più se contraggono il Covid. Continueremo a batterci per fare chiarezza e a chiedere priorità nella vaccinazione degli anziani, anche a domicilio e con il coinvolgimento di medici e farmacisti", conclude la Meloni.

 

Le distorsioni e le difformità sulla vaccinazione degli anziani e delle categorie fragili sono sotto gli occhi di tutti. Mentre in molte regioni si continua a reputare categorie per le quali il vaccino anti-Covid deve essere considerato una priorità quelle di professori universitari, avvocati, anche giornalisti.  

 

"Da questa settimana i dati sui vaccini" verranno pubblicati sul sito della presidenza del Consiglio, "Regione per Regione, categoria di età per categoria di età" al fine di "assicurare la massima trasparenza", ha  sottolineato il premier intervenendo alla Camera in vista delle comunicazioni del Consiglio europeo al via da domani. Come già al Senato, il premier ha bacchettato le Regioni che non si attendono alle disposizioni del ministero della Salute, trascurando "i loro anziani in favore di gruppi che vantano priorità probabilmente in base a qualche loro forza contrattuale", ha detto Draghi. Una sferzata ad alcuni governatori che ha provocato l'applauso dell’Aula di Montecitorio.

 

"Quello che abbiamo da imparare è che una volta che abbiamo una logistica efficiente, e l’abbiamo, perché senza non si va da nessuna parte, con meno requisiti formali e con un maggior pragmatismo, con una brutta parola, sburocratizzando, si arriva anche ad una maggiore velocità", ha detto ancora Draghi durante le comunicazioni alla Camera. 

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