Niente lacrime per il condono? Così la Fornero affonda Mario Draghi
“Condono? Mi aspettavo una lacrima”. Così Elsa Fornero critica il presidente del consiglio, Mario Draghi, nella puntata di martedì 23 marzo di “Di Martedì”, l’approfondimento politico di La7. E Mario Monti interviene in diretta per smentire Giovanni Floris.
Francesca Donato, europarlamentare della Lega, per difendere il discusso e discutibile condono delle cartelle esattoriali fino al 2010 entro i 5.000 euro e per redditi sotto i 30.000 euro (un intervento supportato dalla stessa Agenzia delle Entrate e della Riscossione poiché i crediti sono in gran parte inesigibili, nda), ha sostenuto che è una misura voluta dall’Unione Europea. L’affermazione ha fatto saltare sulla sedia l’ex Ministro Elsa Fornero: “Escludo categoricamente che l’UE chieda una misura del genere e promuova un incoraggiamento ai condoni. Semmai vuole un alleggerimento del fisco cioè la riduzione delle aliquote e un miglioramento della spesa. Non certo i condoni. Penso che Draghi abbia accettato questo compromesso perché ha l’idea di un Paese a rischio, sa di essere al governo con una maggioranza eterogenea e con valori diversi, avrà pensato che bisogna impegnarsi al massimo per il piano vaccinale e per evitare una crisi in autunno, i segnali di ripresa sul PIL ci sono, ma non tali da essere confortanti. Draghi ha dovuto digerire il provvedimento”.
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Ed ecco l’affondo della Fornero: “Vorrei aggiungere che nel 2011 di fronte a un’altra crisi, io da Ministro chiesi un sacrificio agli italiani e mi scapparono due lacrimucce che furono interpretate in modi diversi e ingigantite, ecco avrei voluto che Draghi avesse una lacrima per il principio violato, doveva dimostrare il dispiacere”. E in diretta, a sorpresa, arriva il messaggio dell'ex premier Mario Monti sul cellulare di Floris. L'economista ha voluto precisare che non è vero che tutti i governi dal 2010 al 2020 hanno fatto un condono, il suo, quello dal 2011 al 2012 ha detto no alla misura: "Noi non lo abbiamo fatto pur avendo un disperato bisogno di soldi".
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