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Primo vaffa Pd ad Enrico Letta “Non ci imporre le tue donne”

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Altro che plebiscito! Enrico Letta dopo pochi giorni di comando è già al battesimo del suo prima vaffa interno. I suoi 38 senatori non vogliono le quote rosa imposte dall'alto e l'assemblea del gruppo Pd rischia di essere davvero infuocata. L'attuale capogruppo, Andrea Marcucci, non sembra desideroso di farsi da parte e al momento non si presenta dimissionario. Metà gruppo - 18 senatori - appartiene infatti alla corrente di Base riformista guidata da Lorenzo Guerini e Luca Lotti, e in una riunione ha scelto di offrire solidarietà a Marcucci. Se quindi si dovesse arrivare al voto dopo l'assemblea Letta verrebbe umiliato e nessuna donna verrebbe eletta.

 

 

A questo punto lo schiaffone riformista può essere evitato solo da un rinvio di assemblea e votazioni. E dovrebbero entrare in azione i mediatori. Per convincere il Marcucci ribelle al passo indietro però non sono molte le carte rosa da spendere. Forse la sola è Caterina Bini, la senatrice più vicina all'attuale capogruppo. Ma per Letta sarebbe comunque una umiliazione: lo hanno chiamato a guidare un partito che non sembra volergli fare toccare davvero palla. Il povero Enrico si è dimesso da tutti gli incarichi che aveva, ma per sua fortuna contrariamente a quanto annunciato, le dimissioni non ci sono state sul suo lavoro principale: la cattedra da Preside della scuola di Parigi di Science Po, dove comunque deve restare almeno fino a giugno inoltrato. E' un attimo per lui rovesciare il tavolo e tornare lì a insegnare...

 

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