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Covid, l'Italia ha nascosto tutto. Der Spiegel all'attacco: Conte rischia il processo del secolo
"Prima è arrivato il virus, poi l'occultamento". Ci va giù duro il tedesco Der Spiegel che dedica alla gestione dell'Italia della pandemia un lungo report che passa in rassegna omissioni, errori e forse di più da parte del governo.
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"Le accuse sono gravi: l'Italia ha reagito troppo tardi e in modo errato alla pandemia - si legge nell'articolo firmato da Jan Petter e Alessandro Puglia - Il Paese è stato travolto, anche perché i piani di crisi erano obsoleti e inadeguati. Gli errori sono stati tenuti segreti. Era per questo che le persone dovevano morire? Genitori, nonni, coniugi?", è la domanda retorica che risuona nell'articolo del settimanale tedesco lanciato online.
In Italia alcune procure, tra cui quella di Bergamo, indagano o hanno indagato sull'operato del governo, a partire dalla mancata istituzione della zona rossa ad Alzano e Nembro. "L'allora presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il suo ministro della Salute sono già stati interrogati, e da mesi stanno venendo alla luce nuove omissioni. Non si tratta più solo di singoli casi tragici, ma di fallimenti fondamentali e di insabbiamenti. L'ufficio del pubblico ministero deciderà a breve se e contro chi sporgere denuncia. Potrebbe essere un processo del secolo", si legge su Der Spiegel.
Sul tavolo anche il clamoroso caso del piano pandemico italiano. "Non era stato aggiornato dal 2006, anche se il governo italiano si è impegnato e ha riferito all'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) solo poche settimane prima dello scoppio della pandemia corona che era ben preparato per un'emergenza - ricorda il settimanale - Già nel maggio 2020, tuttavia, l'OMS ha affermato: 'Senza essere preparati a una tale marea di pazienti malati, la prima reazione degli ospedali è stata improvvisata, caotica e creativa'". Qualcuno dovrà risponderne.