Bufera Lega in Trentino, salta Savoi: le dimissioni dopo gli incredibili insulti
Non è bastato rimuovere il post. Alessandro Savoi, presidente della Lega del Trentino, ha presentato
le dimissioni dall’incarico. Alla base c'è la bufera scoppiata dopo le frasi oscene e sessiste postate su Facebook per commentare l’addio alla Lega di due consigliere, Alessia Ambrosi e Katia Rossato, c he hanno lasciato la Lega per passare a Fratelli d'Italia.
L’esponente leghista è quindi finito nel mirino trasversale delle critiche politiche, con esponenti di FdI ma anche di Pd e altri partiti, che hanno espresso indignazione e stigmatizzazione. E oggi Savoi, in una nota, annuncia le dimissioni e si scusa per le parole: "Io sottoscritto Alessandro Savoi, presidente della Lega Salvini Trentino, con la presente rassegno le dimissioni dal ruolo di presidente del partito, onde evitare strumentalizzazioni politiche che possano recare danno alle battaglie della Lega sul territorio locale e nazionale. Nel rassegnare le dimissioni, mi assumo la responsabilità delle mie parole - che sono il primo a riconoscere frutto di un grave errore - e formulo le mie scuse a quante si sono da esse sentite offese nella loro dignità personale, prima che politica e istituzionale", conclude.
Il post indegno e vergognoso aveva fatto discutere in tutta la Regione oltre i confini regionali. "E niente, nella vita come nella politica i leoni restano leoni, i cani restano cani... e le tr**e restano tr**e", l'incredibile post del leghista che ha poi tolto il post indegno sostituendolo con uno più soft: "Nella vita ci sono omeni, omenetti e torobetti..".
A rispondere con garbo e misura agli insulti di Savoi stata la consigliera Ambrosi: "Non è stata una notte facile per me, dopo le offese subite ieri sera. Come ormai sapete io e la collega consigliera Katia Rossato non abbiamo condiviso la scelta della Lega di governare con Pd e grillini: per noi è una cosa inconcepibile, una cosa che non sta né in cielo né in terra, una cosa che ci ha ferite e che contraddice totalmente le nostre idee e quelle di chi ci ha votate. E dunque come sapete abbiamo deciso, per coerenza, di seguire Giorgia Meloni in Fratelli d'Italia all'opposizione", ha dichiarato.
"Dalla Lega, tengo a sottolinearlo, siamo uscite ringraziando e salutando tutte e tutti, come si conviene tra persone civili che prendono strade differenti, senza accuse né offese personali rivolte ad alcuno. Ieri sera però come vi dicevo è stata una brutta sera, non solo per me ma per la stessa qualità civile del confronto politico. Il Presidente della Lega Trentino, Alessandro Savoi, ha pensato di scrivere queste parole rivolte alle sottoscritte. Le vedete qui, nella foto (la consigliera ha postato uno screenshot del pos, ndr). Per essere passate in Fratelli d'Italia saremmo, né più né meno, che delle 't**ie'". Il caso ha fatto così discutere che Savoi non ha avuto altra scelta che dimettersi.