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Nuovi mestieri: per Enrico Letta c'è l'anti Salvini. Con toppe clamorose

Francesco Storace
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Quel simpaticone di Enrico Letta ha trovato un mestiere, chissà se retribuito. Ogni mattina si alza e deve spropositare contro Matteo Salvini. Probabilmente non gli è andato giù il no di Mario Draghi al Mes e sposta il tiro sul leader della Lega.

 


Ma serve davvero a poco questo continuo attacco “martigiano” - perché è da Marte che viene - al punto di dire che Salvini tiene in ostaggio il Consiglio dei ministri.

Tra l’altro con un linguaggio che poco si confà ad una forza politica chiamata a sostenere lo stesso governo e in un contesto davvero discutibile.

 

Oggi Salvini è a processo a Palermo perché per la sinistra teneva in ostaggio i clandestini. Adesso il leader della Lega avrebbe alzato la posta con il premier e i ministri. A quando un nuovo processo?

Enrico Letta negli anni di esilio a Parigi deve essersi distratto e non si è reso conto dei danni fatti dalla sinistra al Paese.

E se ci si deve battere per risollevare l’economia del Paese e rimettere qualcosa nelle tasche degli italiani anche facendo ritardare il consiglio dei ministri è un bene.

Se si ottiene l’impegno per la pace fiscale e a lavorarci entro aprile; se arrivano cento milioni ad hoc per il fondo per la disabilità; se si rottamano le cartelle esattoriali fino al 2011 cestinando il reddito ISEE che voleva la sinistra; se arrivano fondi per lo sport assieme a quasi 2 miliardi per il turismo; se si spazzano via i codici Ateco, è l’inizio di un percorso.

 

È ovvio che a Letta non piaccia perché è esattamente il contrario di quel che vuole lui. Ma siamo a Roma e non su un altro pianeta. 
Si riprenda.

Oppure magari quando si arriverà al polo vaccinale italiano denuncerà Salvini per la tutela dell’interesse nazionale?

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