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Via le cartelle fino a 5mila euro. Sul Decreto Sostegni si tratta il maxi condono

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Ristori per circa 3 milioni di imprese che hanno subito una perdita di fatturato di almeno il 30%, un’indennità una tantum per i lavoratori stagionali di 2.400 euro, oltre 3 miliardi per la proroga della cassa integrazione, 5 miliardi per il piano vaccinale che consentirà di somministrare le dosi in farmacia e altri 3 miliardi per gli enti locali. È l’ossatura del Decreto Sostegni atteso in Consiglio dei ministri nel pomeriggio, anche se ci sono in ballo ancora due misure che non si sa ancora per certo se vedranno la luce. Complessivamente verranno stanziate risorse complessive per un totale compreso tra i 32 e i 35 miliardi di euro.

 

 

Il rebus riguarda la cancellazione delle vecchie cartelle, circa 61milioni tra il 2000 e il 2015, nel magazzino fiscale e la proroga dello stop dei licenziamenti. Su questi due punti, si registrano le perplessità dei sindacati. Secondo le ultime indiscrezioni, comunque, ci sarebbe un accordo per la rottamazione delle cartelle esattoriali sotto i 5mila euro ma solo per redditi fino a 30mila euro.  

 

 

Sulla proroga del blocco ai licenziamenti, è intervenuto il leader della Uil Pier Luigi Bombardieri: «Speravamo in qualche mese in più per il blocco dei licenziamenti. Dobbiamo garantire la pace sociale». Sulla stessa linea, Sbarra che chiede al Governo di prorogare il blocco dei licenziamenti per tutti i settori e per l’intera durata dell’emergenza.

 

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