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Cartelle cancellate e blocco licenziamenti: mancano i numeri e il Dl Sostegni si ferma

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Resta il nodo cartelle esattoriali per il dl sostegni, atteso in Consiglio dei ministri venerdì. Il vertice di maggioranza con il premier Mario Draghi e il ministro dell’Economia Daniele Franco non lo avrebbe sciolto, ovvero non è passata, per ora, la linea di cancellare le cartelle inevase relative al periodo 2000-2015, fissando il tetto a 5mila euro, un’asticella che il Parlamento potrebbe tuttavia far salire a 10mila.

Per questo, spiegano fonti di governo all’Adnkronos, non è escluso che la riunione, che pure da palazzo Chigi assicurano sia andata «molto bene», venga aggiornata a domani: «Non l’abbiamo fissata ma non è escluso che si tenga», spiega uno dei ministri presenti. Di certo ci sarà, oltre alla riunione del responsabile dell’Economia con i capigruppo delle forze di maggioranza e il ministro ai Rapporti col Parlamento Federico D’Incà, un incontro tecnico col ministro di via XX Settembre per superare l’impasse. Che riguarderebbe, raccontano altre fonti, non solo le cartelle, quello che una parte della maggioranza vede come un "condono fiscale", ma anche l’estensione del blocco dei licenziamenti fino al 30 giugno per tutti e per le piccole imprese fino a ottobre: ci sarebbero dubbi sui numeri. 

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