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Consigli per trovare lavoro, ecco le ovvietà dei grillini in tv

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Hanno rinnegato praticamente tutto ciò che potevano rinnegare ma da sempre, nel movimento 5 stelle, il chiodo fisso si chiama «lavoro». Non perché lo abbiano conosciuto in molti ma perché l’argomento è attrattivo e cavalcabile.

 

 

Dopo aver sconfitto la povertà con trionfo terrazzato accluso, la disoccupazione con presentazione della tessera Rdc sul modello Champions League, ora in tivù vorrebbero spiegare agli italiani come si sostiene un colloquio. Avviene nel programma condotto da Giampiero Marrazzo, già collaboratore di Vincenzo Spadafora, poi autore della D’Urso ed ora, conduttore Rai la domenica mattina. Parte un filmato di un colloquio realmente avvenuto ed alcuni esperti dell’impiego, analizzano comportamento e risposte di una candidata. «Questa domanda si fa, questa cosa non si chiede, la postura così va bene...». La guida al colloquio lavorativo è senza dubbio utile, per quanto non rappresenti certo una novità in tivù. Gianfranco Funari ad esempio, lo faceva già negli anni 90 per intenderci.

 

 

Ora con il fallimento conclamato del reddito di cittadinanza e annessi navigator, con una disoccupazione giovanile che rasenta il 40%, Giampiero Marrazzo spiega il mondo del lavoro, come se nulla fosse accaduto. I consigli del programma sono utili al pubblico da casa, immaginiamo così che per condurre un programma occorra sostenere un colloquio di questo tipo, ad esempio. Soprattutto ipotizziamo che alcuni onorevoli, dopo il taglio dei parlamentari, non potranno che prendere appunti davanti alla tivù. Sperando di superare, quando toccherà a loro, un colloquio di lavoro. Uno vero.

 

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