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Ius soli e Bella ciao, ecco il Pd di Letta. L'assemblea lo ha eletto segretario

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È il giorno di Enrico Letta. L'ex premier fatto uscire da Palazzo Chigi dalle manovre di Matteo Renzi e dei renziani e richiamato dopo le dimissioni di Nicola Zingaretti ha parlato a lungo all'Assemblea Pd che lo ha eletto segretario del Partito democratico con 860 sì, 2 no e 4 astenuti. Mentre sui social è stata già innalzata a simbolo della giornata la borraccia comparsa sul podio, rossa e con la scritta Bella ciao, si discute dei temi portati all'attenzione degli iscritti da Letta. Come quello dello Ius soli.

 

"Sarei molto felice se il governo di Mario Draghi, di tutti insieme, senza polemiche, fosse quello in cui dar vita alla normativa dello Ius soli che voglio qui rilanciare", ha detto puntando sulla cittadinanza agli stranieri nati in Italia, vecchio pallino della sinistra. 

Toni rassicuranti, ma il messaggio è una sferzata al partito. "Mi candido a nuovo segretario ma so che non vi serve un nuovo segretario: vi serve un nuovo Pd", ha detto Letta. 

 

"Sono stati giorni complessi e complicati. Ringrazio e saluto Nicola Zingaretti: a lui mi lega lunga e grande amicizia. Un rapporto importante di sintonia. Abbiamo fatto tante cose insieme e tante cose insieme faremo. Ti ringrazio di avermi cercato: lavoreremo insieme, è un onore succederti", ha detto Letta all'assemblea Pd.

"Centomila morti, è scesa la speranza di vita, drammaticamente e per la prima volta nella storia recente del paese, la solitudine, lo smarrimento, le famiglie che hanno perduto i loro cari. Il mio pensiero va al personale sanitario, ai rappresentanti dello stato, la loro dedizione è stata ed è fondamentale. Penso al mezzo milione di italiani che hanno perso il lavoro, a loro noi guardiamo cercando le migliori soluzioni per il loro futuro", ha aggiunto Letta che cita Papa Francesco: "Da solo nessuno si salva".

 

"La caduta dalla pandemia avrà lo stesso effetto che ebbe per me e per la mia generazione la caduta del muro di Berlino. E quando cadrà la pandemia, deve essere festa come fu allora", ha detto il neo-segretario del Pd. "È l'anno più buio della nostra storia repubblicana, è il peggiore anno della nostra storia repubblicana )...). Vorrei che oggi la discussione non si chiudesse ma iniziasse. Domani presenterò un vademecum di idee da consegnare al dibattito dei circoli per due settimane. Ne discutiamo insieme e poi facciamo sintesi in una nuova assemblea".

 

"Lo stesso fatto che sia qui io e non una segretaria donna dimostra che esiste un problema" sulla parità di genere, ha detto Letta che ha annunciato che punterà sui giovani rilanciando la proposta di estendere il diritto di voto dai 16 anni.

"Lascio tutti gli incarichi che ho avuto fino ad ora con retribuzione. Conservo la presidenza dell'Istituto Jacques Delors, che non ha retribuzione", chiarisce poi Letta. 

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