"Ha ragione la Meloni" Cosa ammette Travaglio dalla Gruber pur di dare addosso a Draghi
Pur di dare addosso a Mario Draghi e difendere il premier defenestrato Giuseppe Conte, il direttore del Fatto Quotidiano Marco Travaglio è disposto anche a dare ragione a Giorgia Meloni.
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Travaglioè ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7, venerdì 12 marzo. Il discorso verte sulle parole di Draghi dall'hub vaccinale di Fiumicino, un intervento più "empatico" rispetto all'algido stile del banchiere. "Con Draghi ho parlato un paio di volte al telefono, e anche di persona - racconta Travaglio - Ho sempre pensato che fosse un abile comunicatore, se non parla non è perché non sa farlo. Quello che è significativo è che da quando è al governo ha parlato tre volte ma non ci sono mai stati i giornalisti a fargli le domande".
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Il paragone è servito. "Quando Conte si è azzardato a fare qualche messaggio senza rispondere ai cronisti c'è stata una levata di scudi, con Draghi ancora nessuno protesta. Ma prima o poi gli toccherà rispondere alle domande", dice il direttore del Fatto.
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Unico partito all'opposizione è Fratelli d'Italia. "Giorgia Meloni ha ragione nel dire che Draghi fa le stesse cose di Conte - dice allora Travaglio rispondendo alla Gruber- La cabina di regia per il Recovery fund la fa anche Draghi, le chiusure sono imposte dalla pandemia, il blocco dei licenziamenti è prorogato... I media hanno dipinto Draghi come un santo o un mago, ma non può fare niente con i ritardi nei vaccini dovuti ai ricatti di big pharma all'Europa. Che vuoi accelerare se i vaccini non arrivano...". In altre parole tanto valeva tenerci Conte, è la tesi di Travaglio.