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M5S, Davide Casaleggio presenta il Manifesto Controvento: idea contro la Gomorra della politica

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Rousseau lancia Manifesto Controvento. Il presidente dell’Associazione Rousseau, Davide Casaleggio, ha presentato il nuovo manifesto programmatico, un’idea che nasce dal pensiero di Gianroberto Casaleggio, che “Pensava che solo Controvento si può decollare”, dunque "contro la ‘Gomorra’ della politica, contro le cose che hanno fatto male all’Italia. Per questo abbiamo voluto intitolarlo così”.

 

 

Casaleggio ha poi continuato: “Questo Manifesto è un seme che poniamo nella terra della discussione, che si svilupperà nelle prossime settimane. Oggi ci siamo trovati nella situazione in cui negli anni siamo riusciti a superare diversi ostacoli, tecnici ma anche legali, che ci hanno permesso di raggiungere un’eccellenza dal punto di vista del software e del servizio, permettendoci di raggiungere dei record mondiali”.

 

 

“Non - ha spiegato il figlio del fondatore del Movimento 5 Stelle - ci stiamo ponendo più solo il problema tecnologico o legale, legato alla privacy o alla certificazione voto, ma anche del metodo di partecipazione delle persone al voto online, che diventa sempre più centrale. È necessario affrontare la questione del metodo, per questo abbiamo deciso di fare questo Manifesto, per mettere alcuni paletti e alcune regole che possono servire a definire un metodo comune. Controvento perché, come dissi a Piazza del Popolo in chiusura di campagna elettorale nel 2018, era il ricordo di una targa che mio padre decise di apporre davanti al cancello della sua casa di Ivrea, che è un disegno di Guareschi. Gianroberto pensava che solo Controvento si può decollare”.

 

Oltre a Casaleggio si è espressa anche la sua socia, Enrica Sabatini: “Le decisioni importanti devono essere prese dal basso, dalla base. Non possono essere calate dall’alto. Il limite al mandato consente un rinnovo generazionale. Evitando carrierismo politico, limitando la costruzione di gruppi di potere all’interno di organizzazioni che devono invece tendere a decentrare”. In molti vedono in questa mossa il primo passo verso l’addio tra Rousseau e il Movimento 5 Stelle.

 

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