Gestione
Covid, si pensa al divieto di spostamento tra Comuni. Stretta sui weekend: possibile zona rossa
Gli italiani sono in trepida attesa delle nuove misure che stabilirà il Governo guidato da Mario Draghi dopo l’entrata in vigore del nuovo Dpcm dello scorso 6 marzo. L’unica stretta che al momento sembra a portata di mano è l’automatismo per far scattare la zona rossa superata l’asticella dei 250 contagi ogni 100mila abitanti. Il Consiglio dei Ministri è in programma venerdì e lì arriverà il pacchetto definitivo di decisioni (e non nella riunione in programma domani alle 11, chiariscono da Palazzo Chigi), ma con possibili chiusure nei weekend, nei quali si dovrà restare a casa il più possibile.
Allontanato il fantasma di un lockdown totale, che anche il Cts ha escluso, bisogna ora decidere se rendere tutta Italia rossa nei weekend, blindando i fine settimana a partire dalla chiusura di bar e ristoranti. Intanto il Governo attende nuovi dati per capire dove e in che modo si muove la pandemia e come incidono le varianti nella sua corsa. Un’altra decisione in ballo è quella impedire gli spostamenti dai comuni di residenza, o come alternativa più morbida quella di consentire alle persone di spostarsi mantenendo il coprifuoco delle 22. Anche sulla data in cui partirà la nuova stretta non ci sono certezze: è nota la volontà del premier Mario Draghi di informare i cittadini con il dovuto anticipo, decidere la nuova stretta venerdì e renderla operativa già l’indomani - nel weekend del 13 e 14 marzo - non consentirebbe di tenere fede all’impegno assunto anche nel corso del discorso di fiducia alle Camere.
Domani è in programma un nuovo confronto con le Regioni, anche loro divise sull’opportunità di adottare ulteriori misure restrittive a livello nazionale o solo mirate. Ma convinte trasversalmente della necessità di nuove strette. Nel frattempo si sta accelerando sul piano vaccini, che pian piano prende forma. Nel fine settimana tempistiche e contenuti dovrebbero essere illustrati da chi concretamente lo sta definendo, spiegano fonti di Palazzo Chigi: tutti gli indizi portano al commissario dell’emergenza Francesco Figliuolo e al numero uno della Protezione Civile, Fabrizio Curcio. Venerdì il premier visiterà l’hub di Fiumicino, da lì lancerà un nuovo messaggio di speranza al Paese, affidata a una campagna vaccinale a cui l’ex numero uno della Bce confida di mettere le ali. Sono in arrivo settimane dure e cruciali.