ridere per non piangere
Covid, il sarcasmo di Ignazio La Russa: "Salviamo l'estate chiudendo la Pasqua che..."
"Alla fiera del covid con dpcm salviamo l'estate chiudendo la Pasqua che dovevamo salvare chiudendo lo sci che volevamo salvare chiudendo spettacoli e bar che dovevano farci aprire a Natale che volevamo goderci chiudendo a novembre che mio padre al mercato comprò". Il sarcasmo è quello del senatore di Fratelli d'Italia Ignazio La Russa che ironizza così sulle chiusure infinite e la minaccia quotidiana del lockdown totale. Insomma si ride per non piangere perché esattamente un anno dopo lo scoppio della pandemia l'Italia è ancora dentro al tunnel.
Il momento è estremamente difficile, nuove restrizioni sembrano ormai inevitabili. Proprio ieri il premier Mario Draghi, ha approfittato dell'occasione della conferenza sulla parità di genere per rompere il silenzio e lanciare un videomessaggio che, per la prima metà, è dedicato all'emergenza Coronavirus e non a una riflessione sulla festa della donna come ci si sarebbe aspettati. Del resto mai, dice il premier, "avremmo pensato che un anno dopo" il lockdown scattato il 10 marzo 2020 "ci saremmo trovati a fronteggiare un’emergenza analoga". Siamo solo all'inizio, ha ammonito Draghi. Un anno fa c'era la paura del contagio, l'ansia di un'Italia completamente bloccata. C'erano le immagini indimenticabili dei camion dell'esercito col carico di bare lungo le strade di Bergamo. E c'erano i canti dai balconi, con l'Inno intonato dai cittadini chiusi in casa. A un anno dal lockdown ci ritroviamo con centomila morti e l'emergenza vaccini.