sugli specchi

Laura Boldrini sugli specchi a Otto e mezzo. "Io insieme a Salvini..." imbarazzo totale, cosa si inventa

Tante donne protagoniste a Otto e mezzo oggi 8 marzo. Ospiti di Lilli Gruber nel programma di La7 c'è Laura Boldrini, deputata del Partito democratico, la giornalista del Sole 24 ore Lina Palmerini e l'immunologa Antonella Viola. 

Ma a far balzare sulla sedia la conduttrice è il commento di Alessandro Sallusti sul video-messaggio lanciato oggi dal premier Mario Draghi. "Disastroso", è la sentenza del direttore del Giornale che fa sobbalzare la Gruber che chiede chiarimenti. Il video di Draghi è stata "una iniziativa disastrosa dal punto di vista della comunicazione. Ma rivoluzionaria come contenuti" spiega Sallusti che fa riferimento alla frase del premier sulle promesse che non farà, ovvero quelle che non può mantenere. 

  

 

Ma al centro del dibattito finisce la Boldrini, ora al governo insieme all'arci-nemico Matteo Salvini. Non poteva immaginare una cosa del genere come "non potevo immaginare di vivere in pandemia, né che italia viva facesse cadere il governo", risponde alla Gruber. "La Lega e il Pd continuano a essere avversari politici, siamo agli antipodi, abbiamo solo risposto a un appello del presidente Sergio Mattarella - è la difesa della dem - Non è la maggioranza ideale, ma non si tratta di un alleanza politica, abbiamo risposto con senso di responsabilità. Ora dobbiamo far fronte alla pandemia".

 

L'arrampicata sugli specchi è aiutata dall'insperato intervento della Palmerini che commenta: "Il programma del governo Draghi è spostato sul centrosinistra", quindi è la Lega a essere, per così dire, fuori posto. 

"Ha ragione", esulta la Boldrini cavata d'impaccio. Ma Sallusti interviene e ricorda che "il discorso vale per tutti, da Berlusconi come per i 5 Stelle. E il programma di Draghi non è di sinistra, molte istanze del centrodestra sono, almeno in teoria contenute nel piano". 

 

"Chi ha fatto le capriole è Salvini non gli europeisti", attacca la Boldrini. Ma si è dimesso Zingaretti, non Salvini, ricorda la Gruber alla dem. "Sì ma per altri motivi, perché voleva arrivare a una costituente della sinistra. Tanti ostacoli interni e veti incrociati..."