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Sallusti fa arrabbiare Lilli Gruber. Barbara D'Urso e il femminismo, nervi tesi a Otto e mezzo

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La scelta di Nicola Zingaretti, segretario dimissionario del Partito Democratico, di farsi intervistare da Barbara D’Urso è argomento di discussione all’interno del mondo della politica italiana e della televisione. Nella puntata dell’8 marzo di Otto e mezzo, programma in onda su La7, è stato toccato anche questo tema, con Lilli Gruber, la conduttrice, che ha domandato ad Alessandro Sallusti se gli fosse piaciuto il governatore della Regione Lazio nell’intervista a Canale 5.

 

“Si - ha risposto il direttore de Il Giornale - mi è piaciuto, Zingaretti ieri era dalla D’Urso non perché avesse molte cose da dire, ma perché voleva dare uno schiaffo a chi all’interno del suo partito e della sua comunità lo aveva preso in giro per aver elogiato il programma della D’Urso. Questa mi sembra una cosa bella, soprattutto alla vigilia della festa della donna. Forse è vero che la D’Urso non ha messo all’angolo Zingaretti, ma non è un format in cui si mette all’angolo l’ospite, ma quanti valorosi colleghi delle televisioni e dei giornali non mettono all’angolo gli intervistati? Non mi sembra che la D’Urso non sia in grado di mettere all’angolo qualcuno. Siccome negli scorsi giorni ho visto delle donne molto snob e critiche nei confronti della D’Urso, voglio dire che la festa della donna deve essere una festa di genere, non di genere politico. Le donne di destra, che si chiamino D’Urso, Meloni, non devono - ha concluso Sallusti - essere meno tutelate o devono ricevere meno solidarietà delle donne di sinistra”. Ma la risposta non si è fatta attendere.

 

Tale discorso ha scatenato un’immediata replica della Gruber, infastidita dal discorso del giornalista: “Alessandro Sallusti ti volevo aggiornare che nel 2021 non funziona così, questo discorso, non so se valesse 20-30 anni fa, non c’entra il punto”

 

A difendere la scelta di Zingaretti ci ha pensato anche Laura Boldrini, deputato del Pd ed ex presidente della Camera dei Deputati: “La scelta di parlare a Barbara D'Urso? Non penso che si possa semplificare e banalizzare tutto. Per parlare a tutti bisogna andare anche dalla D'Urso, dobbiamo essere alla portata di tutti, la sinistra deve essere popolare, non populista. Deve andare nelle periferie, nelle fabbriche…”. E pure dalla D’Urso.

 

 

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