Zingaretti va dalla D'Urso e mette ancora più dubbi sulle dimissioni “irrevocabili"...
È cominciata con un papera di Cesara Bonamici, che in conclusione del Tg5 ha presentato l’intervento di Nicola Zingaretti alla trasmissione di Barbara D’Urso col nome del fratello attore, Luca… Poi pure la stessa Barbara, che lo chiama presidente del Pd. Ma non era il segretario?
Ormai ci è abituato, quello che resta un leader del Pd, e ci ha pensato il salotto della D’Urso a metterlo a suo agio. Con lui che esordisce: “Ci diamo del tu?”.
“La politica deve rinnovarsi”, risponde Zingaretti alla domanda della D’Urso sulle sue dimissioni. “Ho voluto dare una scossa al partito, per stare più vicino alle persone e non pensare a se stesso”.
Non senza togliersi il sassolino: eravamo tutti d’accordo nel difendere Conte e poi “mi sono ritrovato solo”.
Al Pd non è rimasto che aggrapparsi alle sardine "resuscitate"
Zingaretti ha rivendicato anche i suoi complimenti alla D’Urso, dopo il tweet che aveva scatenato tante polemiche proprio a sinistra. Chi critica “è distante dai problemi concreti”.
Dimissioni irrevocabili? Esita Zingaretti nel rispondere a Barbara. “Non siamo il partito del leader”, dice Nicola da Canale. Il Pd deve essere consapovole che bisogna essere più vicini ai cittadini. “Da me solo passione”.
Faresti il sindaco di Roma? “Sarebbe la cosa più bella e faccio il presidente della Regione…”, non è il mio obiettivo.
Chissà se è vero che le dimissioni sono irrevocabili...
Da Zingaretti un autogol. Il Pd lo prende sul serio dopo le dimissioni