il retroscena
Nicola Zingaretti invidiava Matteo Salvini: nel suo partito fa quel che vuole!
Invidioso di Matteo Salvini. Nicola Zingaretti voleva fare il bello e il cattivo tempo come il leader della Lega, ma nel Pd non glielo consentivano. Anzi. "Mi fanno portare la croce da solo per mesi". Così ha sbattuto la porta in faccia al partito, salvo ripensamenti ancora possibili. Il retroscena sulle dimissioni del segretario emerge in un articolo di Maria Teresa Meli sul Corriere della Sera.
Si racconta lo sfogo di Zingaretti ai suoi fedelissimi: «In questi giorni terribili, in cui mi sparavano addosso dallo stesso Pd, nessuno dei big mi ha difeso. Pensano solo alle liste, ai posti, ai fatti loro. Volevano che stessi fermo fino al congresso a novembre. Ma io ho posto fine a questa ipocrisia. Non avevo alternative. Negli altri partiti, dove pure ci sono dei problemi, i 5 Stelle si stanno dando una nuova prospettiva e Salvini si muove senza che nessuno gli dica niente, a me offrivano solo una croce da portare per mesi fino al congresso in autunno».
A quelli che dentro il Pd sono convinti di un suo possibile passo indietro avrebbe risposto così. «Vi sbagliate - sussurra il leader del Pd - io giochetti non ne faccio, non sono abituato a fare politica in questo modo». Il presidente della Regione Lazio è convinto che se anche l'Assemblea nazionale lo acclamasse nuovamente segretario, a quel punto «si ricomincerebbe con lo stillicidio e con il fuoco amico e questo non farebbe bene al Partito democratico».