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Salvini a caccia di nuovi vaccini in India: "Dosi da chiunque collabora"

Dal processo a Catania

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Mentre Mario Draghi blocca l'esportazione dei vaccini Astrazeneca all'Australia, Matteo Salvini contatta l'India per avere i suoi vaccini. Il leader della Lega affianca così l'azione del governo per riuscire ad avere più fiale possibili. Un'azione che va di pari passo con quella del ministro dello Sviluppo Giancarlo Giorgetti che sta lavorando per riuscire ad avere siti di produzione propri in Italia.

 

"Durante una pausa dell’udienza (al processo di Catania sul caso Gregoretti, ndr) - spiega Salvini - ho contattato le istituzioni indiane perché la mia priorità è una rapida, concreta e seria collaborazione dal punto di vista vaccinale tra Italia e India, Italia e Israele e Italia e tutti i Paesi che sono a disposizione per ottenere più dosi di vaccino. Non ne ho parlato con Draghi, con lui dobbiamo chiudere subito sul decreto Rimborsi per dare una risposta ad imprenditori che aspettano da mesi ciò che gli spetta". 

 

L'attivismo del leader della Lega non ha mancato di creare malumori nelle altre forze politiche. "Ho letto qualche parlamentare di sinistra che si è lamentato, se lavorasse anche lui farebbe bene...". Le dosi che cerca Salvini in India sono quelle di Astrazeneca, ma non solo. Lo ha spiegato lui stesso ieri su Facebook: "Ho incontrato Neena Malhotra, ambasciatrice dell’India in Italia, al centro del colloquio la questione vaccini. Nuova Delhi ha offerto collaborazione all’Italia, mettendo a disposizione supporto tecnologico, dosi del vaccino AstraZeneca prodotto proprio in India, oltre a un altro siero che ha dato risultati confortanti anche contro le varianti".

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