Draghi silura Arcuri. Il generale Figliuolo commissario per l'emergenza Covid
Alla fine il "cambio di passo" è arrivato, il premier Mario Draghi ha licenziato il super-commissario all'emergenza Covid Domenico Arcuri. E ha nominato il generale di Corpo d'armata Francesco Paolo Figliuolo. Finisce così l'era del manager di Invitalia che ha caratterizzato la gestione della pandemia sotto il governo di Giuseppe Conte.
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"Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha nominato il Generale di Corpo d’Armata Francesco Paolo Figliuolo nuovo Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19. A Domenico Arcuri i ringraziamenti del Governo per l’impegno e lo spirito di dedizione con cui ha svolto il compito a lui affidato in un momento di particolare emergenza per il Paese", si legge in una comunicazione di Palazzo Chigi che delinea anche un profilo del militare a cui Draghi ha affidato la gestione della guerra al Covid.
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"Il Generale Francesco Paolo Figliuolo, originario di Potenza, ha maturato esperienze e ricoperto molteplici incarichi nella Forza Armata dell’Esercito, interforze e internazionale. Ha ricoperto l’incarico di Capo Ufficio Generale del Capo di Stato Maggiore della Difesa, dal 7 novembre 2018 è Comandante Logistico dell’Esercito", si legge nella nota.
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Un uomo di esperienza e di comando, Figliuolo, che in ambito internazionale "ha maturato esperienza come Comandante del Contingente nazionale in Afghanistan, nell’ambito dell’operazione ISAF e come Comandante delle Forze NATO in Kosovo (settembre 2014 – agosto 2015). Il Generale Figliuolo è stato insignito di numerose onorificenze. Tra le più significative la Decorazione di Cavaliere dell’Ordine Militare d’Italia, la Croce d’Oro ed una Croce d’Argento al Merito dell’Esercito e NATO Meritorius Service Medal".
Il generale è laureato in Scienze Politiche presso l’Università di Salerno, in Scienze Strategiche con relativo Master di 2° livello presso l’Università di Torino, in Scienze Internazionali e Diplomatiche presso l’Università di Trieste.
Ora nelle sue mani i dossier più delicati a partire dalla campagna vaccinale, su cui è necessario il tanto auspicato cambio di passo più netto, dopo la gestione definita da più parti fallimentare di Arcuri.