Roma Capitale, più poteri e risorse solo sulla carta. E Fratelli d'Italia suona la sveglia a Zingaretti
Maggiori risorse e più poteri nell'anno in cui ricorrono i 150 anni di Roma Capitale d’Italia? Macché, solo sulla carta. "Quando si parla di maggiori risorse per Roma, il piatto piange. A cominciare dal Recovery plan, dove per la Capitale è previsto poco o nulla. E Fratelli d’Italia è passata all’attacco" scrive Gianni Serio sul sito 7Colli.it. La denuncia è che non stanno seguendo gli atti necessari per rendere effettivo questo privilegio.
Sui ritardi nel conferimento a Roma Capitale dei nuovi poteri e delle maggiori risorse previsti dalla legge è intervenuta già con forza la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni. Con uno specifico ordine del giorno presentato alla Camera dei Deputati a fine dicembre, in occasione della manovra di bilancio. “Grazie alla determinazione di Fratelli d’Italia, la Camera ha approvato all’unanimità delle forze politiche l’ordine del giorno, a nostra prima firma, per chiedere poteri e risorse adeguati per Roma Capitale”, aveva dichiarato la stessa Meloni. "E nel medesimo documento - si legge su 7Colli.it - si era richiesta anche una pronta accelerazione sul fronte del decentramento amministrativo. Per dotare i 15 Municipi in cui è divisa la città di maggiore autonomia, anche in termini di deleghe e di personale. Adesso invece sono stati i sei consiglieri regionali del Lazio di Fdi a tornare alla carica. Chiedendo con una mozione al governatore Zingaretti di farsi parte attiva nei confronti del governo. Perché gli impegni presi vengano mantenuti. Roma non può più aspettare, visto che Parigi, Londra, Berlino, Madrid e New York hanno il loro status speciale. E la Capitale d’Italia non può certo essere da meno".
I sei consiglieri regionali del Lazio di Fratelli d’Italia che hanno firmato la mozione diretta a Zingaretti hanno le idee chiare. Il governatore del Lazio ha il dovere di farsi sentire dal governo, anche come segretario del Partito democratico. E di chiedere finalmente che Roma Capitale smetta di essere una mera dichiarazione di principio. Ma produca fatti concreti. "La Città eterna ha bisogno di tutto, hanno fatto notare i consiglieri. Decoro, sicurezza, trasporto pubblico sono solo alcune delle priorità. Insieme al rilancio del turismo, e alla tutela di un patrimonio storico artistico che da solo potrebbe essere davvero più prezioso del petrolio. Ma bisogna investire. Snellire la burocrazia. Ripensare la città, anche sul fronte green e della sostituzione edilizia. E iniziare a focalizzare l’attenzione sul Giubileo del 2025. Che potrebbe essere un’occasione unica, da non perdere. Queste alcune delle richieste contenute nel documento, firmato da Fabrizio Ghera, Chiara Colosimo, Giancarlo Righini, Antonio Aurigemma, Massimiliano Maselli e Sergio Pirozzi. 150 anni sono passati, ed è ora di suonare la sveglia".